"La violenza sul lavoro per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere è un fenomeno odioso che continua a mietere vittime nel quasi completo silenzio da parte delle istituzioni e che si è ulteriormente aggravato in questo momento di crisi economica". E' quanto afferma in una nota la Cgil di Roma e del Lazio, dopo il tentato suicidio da parte di un lavoratore trans di Latina, che ricorda come attraverso il proprio Ufficio "Nuovi Diritti" il sindacato "affronta da anni la tematica e continua a lavorare, in sinergia con le associazioni e attraverso il partenariato con Gay Help Line, non solo nella risoluzione dei singoli casi di discriminazione, ma anche nella formazione e informazione rivolta a lavoratori e datori di lavoro".

Solo qualche giorno fa
- scrive ancora il sindacato - l'Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ha convocato le parti sociali proprio sul tema del lavoro e delle persone transessuali. "Durante l'incontro - dichiara Salvatore Marra, responsabile dell'Ufficio Nuovi Diritti - ci siamo impegnati ad avanzare proposte concrete che ci auguriamo possano trovare applicazione nel costituendo Osservatorio contro le discriminazioni che sarà lanciato a breve dal Comune di Roma, nella speranza che il silenzio assordante delle istituzioni su questa tematica possa finalmente terminare con l'assunzione di impegni concreti a sostegno di un lavoro che la Cgil di Roma e Lazio conduce con estrema serietà da ormai lunghissimo tempo".