Domani, sabato 24 gennaio dalle ore 9 alle 11,30 le lavoratrici e i lavoratori precari della Giustizia (LSU), con la Fp Cgil Lombardia e di Milano, terranno un presidio davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Ne dà notizia in una nota la Fp Cgil Lombardia.

"Sono donne e uomini mediamente di circa 50 anni, troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per essere ricollocati nel circuito lavorativo privato - si legge nella nota - Provengono da aziende chiuse o fallite a causa della grave crisi, o ancor peggio, che hanno delocalizzato le loro attività in paesi dove la manodopera è pagata con salari da fame". 

"Queste lavoratrici e questi lavoratori - spiega la Fp Cgil - nel 2010 godevano di ammortizzatori sociali, cassaintegrazione o mobilità, mentre oggi la maggioranza di loro non ha alcun sostegno economico, se non i circa 2.300 euro annui che guadagnano in Tribunale".

Il presidio di sabato è "l'ennesima protesta per denunciare il mancato inserimento nella legge di stabilità e nel decreto milleproroghe del finanziamento per un contratto a tempo determinato per questi circa 2.800 tirocinanti, cassaintegrati e in mobilità presso gli uffici giudiziari italiani (di cui circa 140 al Palazzo di Giustizia di Milano e altrettanti in tutta la Lombardia), da quattro anni in servizio senza una regolare copertura previdenziale. Nè per loro è stato previsto il perfezionamento e la prosecuzione del tirocinio formativo per l'anno in corso".

"Il Parlamento ha bocciato tutti gli emendamenti presentati da diversi parlamentari che prevedevano la prosecuzione della collaborazione di questi precari - prosegue la Fp Cgil  - L'inerzia del Ministro e del Governo rischia di compromettere e disperdere un patrimonio di competenze acquisite in questi anni, rischia di far perdere un valido supporto alle cancellerie, viste le gravi carenze di personale in cui versano gli uffici giudiziari milanesi (quasi del 30%, con un'età media del personale di ruolo pari a 56 anni) e lombardi".

"Tutti i lavoratori, precari e non, chiedono al Ministro di intervenire e sbloccare la procedura nell'interesse di tutti, e soprattutto per il buon funzionamento degli uffici giudiziari - afferma Felicia Russo, coordinatrice regionale Fp Cgil -. Noi che li rappresentiamo continueremo a sostenere fino in fondo la loro lotta".