“Non possiamo che condannare le dichiarazioni del governatore di Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha diffidato i Comuni lombardi dall’accogliere i migranti sbarcati sulle coste italiane, minacciando il taglio dei fondi regionali”. Così in una nota la Fp Cgil regionale.

“Rivelando un profilo di incostituzionalità - afferma il sindacato - l’intervento di Maroni invade l’autonomia dei sindaci, degli enti locali, delle prefetture, mina il rispetto delle normative europee in materia di accoglienza ai profughi. Dimostra quanta intolleranza il presidente ha nei confronti di donne, uomini, bambini la cui unica colpa è essere fuggiti dalle guerre che devastano i loro paesi, dalla povertà e poi dalla furia del viaggio in mare, solo per cercare un futuro diverso”.

Per la Fp, “non assistere i migranti è un’azione gravissima. Ci sembrerebbe ancora più grave se l’assistenza mancasse in una regione molto più avvantaggiata di altre in termini economici e produttivi. Ci aspettiamo una risposta ferma da parte del Governo e dell’Anci. Ci auguriamo una protesta da parte dei sindaci contro chi vuole interferire nella loro autonomia istituzionale. Nella speranza che aumenti un po’ di più il senso di responsabilità di Regione Lombardia”.