(Adnkronos) - 'Quanto asserito dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, a proposito del diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia lascia perplessi. Si dice disponibile ad una legge, ma la cittadinanza, secondo lui, andrebbe riconosciuta non ai figli degli immigrati che nascono in Italia, ma ai figli degli immigrati che, nati in Italia, hanno poi studiato e hanno vissuto nel nostro paese. Cosa vuol dire? Quando ed in base a cosa di giuridicamente sensato, secondo Zaia, va certificata l'italianita' di queste persone? Cosa differenzia questa affermazione dal dettato della legge in vigore che fissa ai 18 anni il riconoscimento dello status di cittadino italiano?'. Lo sottolinea in una nota la Cgil del Veneto, commentando la posizione del governatore del Veneto sul fronte della cittadinanza per gli immigrati.