“La Cgil da molto tempo ha aperto una campagna sui diritti dei migranti e sull’allarme razzismo nel nostro paese. Con l’iniziativa 'Primavera antirazzista' che parte oggi e si concluderà il 21 marzo, vuole conseguire dei risultati concreti”. Lo afferma Piero Soldini, responsabile del dipartimento immigrazione della Cgil, ai microfoni di RadioArticolo1.

Il dirigente ricorda le priorità del sindacato sul tema dell’immigrazione: “risolvere la questione del lavoro nero, dove si annida lo sfruttamento dei lavoratori migranti, estendendo l’applicazione dell’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione che consente ai lavoratori sfruttati di denunciare il proprio datore di lavoro e di essere protetti da un permesso di soggiorno temporaneo. Chiedere al governo la ratifica della direttiva europea del 2009, che inasprisce le pene per imprenditori e caporali che sfruttano gli immigrati irregolari e stabilisce un pacchetto di diritti inalienabili per questi lavoratori”. Occorre, secondo Soldini, “dare ai migranti diritto di voto e di cittadinanza: diritti civili fondamentali che consentono al nostro paese di fare un salto di qualità rispetto alla convivenza civile e al rapporto con l’immigrazione”.

Al centro della campagna 'Primavera antirazzista' lo sciopero generale del 12 marzo che, spiega Soldini, “ sarà il primo sciopero multietnico della Cgil, un appuntamento storico anche per gli immigrati. Uno dei temi dello sciopero sarà l’emergenza occupazionale che riguarda tutti, in particolare le fasce più deboli, fragili e ricattabili tra cui ci sono i lavoratori migranti. Per questo chiediamo la sospensione della Bossi-Fini, per consentire una durata del permesso di soggiorno per gli immigrati che perdono il lavoro più lunga rispetto ai sei mesi previsti”. La Cgil chiede, infine, “di estendere agli immigrati l’accesso agli ammortizzatori sociali cui hanno diritto gli italiani. Per non lasciare i lavoratori stranieri nelle mani del caporalato e della criminalità organizzata”.

Nel corso della trasmissione è intervenuto anche Kurosh Danesh, del dipartimento immigrazione della Cgil, che ha parlato di “un declino culturale, di accoglienza e di civiltà in Italia. Anche a causa di alcune forze politiche che speculano sul tema dell’immigrazione e raccontano menzogne alla gente”. Con la campagna Primavera antirazzista, ha spiegato Danesh, “vogliamo dire la verità sul tema dell’immigrazione: i lavoratori stranieri sono soggetti sociali e sono esseri umani, oltre ad essere indispensabili per l’economia di questo paese. Il razzismo è un danno per tutti. Quando la soglia dei diritti si abbassa”, ha concluso Danesh, “si abbassa per tutti. E a rimetterci è il futuro di questo paese”.