“Per quanto riguarda la manovra finanziaria, la mia sensazione, a leggere finora solo il resoconto dei giornali e le dichiarazioni del Governo, è che già da ora possiamo dire di avere difronte una manovra sostanzialmente inerte. Si abbassano le tasse ai più ricchi o alle imprese e si condonano le tasse agli evasori, si torna, stavolta in modo formale ed ufficiale, ai sussidi e alle mance nel Mezzogiorno”. Lo ha detto stamattina Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, nel suo intervento al tradizionale convegno di Farmindustria “Innovazione e Produzione di Valore” a Brindisi.

“Viene quasi la nostalgia dei vecchi forestali calabresi – ha proseguito Miceli - e dei lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo perché, almeno in quei casi, c’era l’obiettivo dichiarato della manutenzione e del recupero del territorio. La verità è che si vive per il presente e per le prossime elezioni europee, il futuro del paese sembra non essere un problema loro”.

“Non sono i primi a governare con le mance – ha aggiunto -, ma sono sicuramente gli ultimi in ordine di tempo. Tutto ciò mentre imperversa un nuovo cambio epocale nella tecnologia dell’industria e dei servizi e il nostro apparato produttivo ha bisogno di mantenere un alto grado di competitività, a partire proprio dalla farmaceutica che è la prima industria d’Europa”

“La sensazione – ha concluso Miceli - è ancora quella che la prossima finanziaria non sia finalizzata a far crescere il Paese e l’occupazione ma, al contrario, a mantenere lo status quo della disoccupazione”.