L'incontro tra i sindacati e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, sul  Masterplan per il Mezzogiorno "è stato sicuramente positivo". Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Gianna Fracassi, ai microfoni di RadioArticolo1, dopo la riunione di mercoledì 5 ottobre a Palazzo Chigi. All'incontro erano presenti i ministri delle Infrastrutture e dell'Ambiente Graziano Delrio e Gian Luca Galletti, il vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, e i capi di gabinetto dei ministeri dei Beni culturali e delle Politiche agricole Giampaolo D'Andrea e Ferdinando Ferrara. Un momento, spiega Fracassi, "che risponde a una richiesta che la nostra organizzazione fa da tempo: dopo alcuni momenti informali, ieri per la prima volta abbiamo incontrato non solo il sottosegretario, ma anche una serie di ministri o rappresentanti. C'erano altri dicasteri e tutti i soggetti che dovrebbero fare squadra intorno ad un progetto complessivo di rilancio per il Sud".

I sindacati hanno fornito le loro indicazioni, sulla base del documento unitario firmato con Confindustria (qui il testo integrale). "Abbiamo dato alcuni suggerimenti, a partire delle nostre elaborazioni: si è parlato di patti regionali e insieme della prospettiva, perché i patti rappresentano l'idea del piano solo parzialmente. La loro costruzione è stata isolata, lasciata a una singola Regione o città metropolitana: questa è una delle nostre critiche, perché crediamo che serva un serio coordinamento tra Stato e Regioni per portare avanti un'operazione di questo tipo".

Su alcuni punti di merito "ci troviamo distanti", aggiunge Fracassi. In ogni caso, però, "prendiamo quello che c'è oggi: ci sono risorse che sono in buona parte fondi strutturali della nuova programmazione, in parte risorse della vecchia programmazione. Noi pensiamo - come scritto nel testo unitario - che i patti locali servono per accelerare la spesa, però non hanno una dimensione progettuale a medio e lungo termine". Una preoccupazione espressa chiaramente nell'incontro: "Dopo la fanfara mediatica della firma dei patti regionali - spiega - non abbiamo più un punto di osservazione sull'avanzamento della spesa". Si è cominciato a spendere "pochissimo, siamo quasi fermi al palo".

I sindacati a Palazzo Chigi hanno chiesto "una sede stabile di confronto con i territori". Così Fracassi: "È importante che il partenariato sociale possa fare operazione di verifica, sollecitazione e anche di costruzione dei patti. Una parte di quelle risorse - infatti - ha un titolo ma non uno svolgimento. A noi, in particolare, interessa il grande tema dello sviluppo produttivo dei territori: su quello possiamo dare un grosso contributo". Un altro punto posto ieri è "come si incrocia il tema dei patti con un'altra serie di interventi del governo: alcune iniziative ritenute positive dalla Cgil, come il piano Casa Italia, devono avere un momento di collegamento tra loro, un coordinamento tra tutti gli interventi". Insomma il Masterplan va accordato "con gli altri piani del governo come Industria 4.0, o il Piano nazionale della ricerca, e operare un attento monitoraggio della spesa e dell’avanzamento dei bandi". 

Anche Casa Italia infatti riguarda direttamente il Sud: "Ci sono risorse per la prevenzione del rischio sismico, insieme a un'altra serie di interventi: le bonifiche, le depurazioni e il contrasto al rischio idrogeologico". La necessità di un coordinamento, dunque, "non è solo determinata dal fatto che chiediamo un controllo dei vari soggetti: vogliamo il coordinamento perché serve coerenza tra le politiche nazionali e regionali. Coerenza che non si ottiene stipulando il singolo patto, ma dando logica agli interventi che si fanno, mettendo in connessione le operazioni tra loro. Oltre al livello mediatico bisogna costruire i veri elementi di collegamento tra i contenuti, altrimenti si rischia di restare con tante scatole vuote". Conclude Fracassi: "Da questo punto di vista le preoccupazioni sul versante dell'avanzamento della spesa, della necessità di un monitoraggio dei patti e di un confronto di merito sui temi dello sviluppo, è stata condivisa da tutti i rappresentanti del governo, e ci sono state date assicurazioni riguardo l'avvio di confronti ai diversi livelli territoriali".

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Il progetto della Cgil Laboratorio Sud

A cura di Emanuele Di Nicola