“Lo stato di agitazione e l'occupazione dell'Istituto rimarranno in essere, finché non riusciremo ad ottenere ufficialmente garanzie sul futuro dell’Isfol e degli altri enti pubblici di ricerca coinvolti nella macelleria sociale. Ogni altra voce più o meno ingenuamente diffusa è destituita di fondamento”. Così si legge sulla pagina facebook dei lavoratori Isfol in riferimento alle confuse notizie sulla soppressione o meno dell’ente contenuta nella manovra presentata ieri dal governo.