"In nessun altro paese del mondo democratico un esponente di governo sceglierebbe la metafora dello stupro – incompatibile con qualunque forma di ironia - per esprimere una sua valutazione politica, svelando la sua visione del rapporto tra donne e uomini". E' quanto scrive in una nota il comitato "Se non ora quando?" in riferimento alla "storiella" raccontata ieri dal ministro Sacconi per attaccare la Cgil sulla questione dell'articolo 8 della manovra. 

"La violenza dello stupro è la forma più brutale di negazione dell’altro. Non comprende nessuna forma di linguaggio, non ammette nessun sì e nessun no. Come scrisse in occasione del 13 febbraio Suor Rita Giarretta, ripetiamo tutte insieme al Ministro Sacconi: Non ti è lecito!", conclude la nota.