Via il tetto agli stipendi dei manager inserito nella Legge Comunitaria al Senato. E' quanto prevede un emendamento al testo a firma del governo presentato ieri allo scadere del termine per le proposte di modifica in commissione Politiche Ue. La misura amplifica gli effetti di una analoga proposta formulata al testo dalla commissione Finanze.

L'emendamento del governo mantiene la previsione della pubblicità degli stipendi ma cancella la norma in base alla quale lo stipendio di un manager non puo' superare il lordo annuo di un parlamentare e quella che vieta le stock option tra gli emolumenti e le indennità dei manager.

"I 'poveri' banchieri e manager delle società quotate che tanto fanno fatica ad arrivare a fine mese possono stare tranquilli: ci sono governo e maggioranza che pensano a loro". Lo afferma ironicamente il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, secondo il quale la cancellazione delle norme introdotte all'unanimita dal Senato è un regalo ai "bankster". "Dopo aver votato all'unanimità al Senato la norma da me presentata per introdurre un tetto ai lauti stipendi di banchieri e manager rivelatisi troppo spesso irresponsabili - ha detto Lannutti - la maggioranza ha precipitosamente cambiato idea facendo retromarcia alla Camera e confermandosi totalmente asservita ai poteri forti".