La Fiom Cgil Milano chiede alle istituzioni, in particolare alla Regione Lombardia, di “attivarsi per il rilancio dell’attività e il mantenimento dell’occupazione alla Mamoli di Lacchiarella (storica azienda di rubinetteria), a maggior ragione dopo l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 46 lavoratori su 86 dipendenti”. Nell’incontro dell’ 11 maggio scorso, che si è concluso con un mancato accordo, la situazione è precipitata: nei prossimi giorni “oltre la metà dei dipendenti della Mamoli riceverà la lettera di licenziamento, mentre quelli che restano attendono di capire se si tradurrà in concreto la cessione a una nuova azienda che manterrà l'attività a Lacchiarella”. 

A questo punto, conclude la nota sindacale, chiediamo con forza “l’apertura di un tavolo di crisi tra Comune, Regione e Città Metropolitana per dare soluzioni occupazionali concrete  a tutti i lavoratori. Il ruolo delle istituzioni e della politica non può limitarsi ai meri proclami, soprattutto quando i licenziamenti di massa rischiano di essere non solo un problema occupazionale ma anche sociale. Noi metteremo in campo  in tutte le azioni necessarie per dare un futuro certo ai lavoratori: la solidarietà è una cosa bella, ma da chi governa il territorio pretendiamo atti concreti”.