Novemila e cinquecento in Italia. Oltre mille in Puglia, e di questi 244 in provincia di Foggia. Sono i lavoratori impegnati in progetti socialmente utili o di pubblica utilità che dopo anni di lavoro negli enti locali in funzioni e servizi per i cittadini rischiano di rimanere per strada a causa di inspiegabili scelte del governo. È quanto denunciano in una nota le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil della Capitanata che hanno indetto per oggi (giovedì 19 gennaio), a partire dalle ore 10, un sit-in sotto la sede della Prefettura (in corso Garibaldi).

La vicenda è nota: la Corte dei Conti ha stabilito che tali impegni di sostegno al reddito non potevano essere prorogati, indicando per questi lavoratori percorsi di stabilizzazione. Un problema che il governo ha scaricato sulle Regioni e sui Comuni. L’ultima Legge di stabilità e il maxi emendamento di correzione non hanno previsto alcuna forma di sostegno economico per i lavoratori Lsu, mentre la Regione Puglia, in attesa dell’incontro Stato-Regioni, ha stabilito una copertura economica per il solo mese di gennaio 2017. Il rischio è che dopo 20 anni di precariato questi lavoratori possano trovarsi senza più un reddito e un impiego, pur avendo svolto prestazioni spesso essenziali per le comunità locali.

Una situazione di grave incertezza che ha spinto Cgil, Cisl e Uil a indire la manifestazione di oggi, per la quale, data la straordinarietà del momento, "invitano i Comuni a non ostacolare la presenza dei lavoratori e impegnandosi affinché siano predisposti turni che non ne limitino la partecipazione. Una delegazione di rappresentanti sindacali e lavoratori chiederà al Prefetto un incontro nel corso del quale rappresentare la drammaticità della situazione, affinché si rappresentino al governo nazionale le emergenze di carattere sociale connesse alla vertenza Lsu".