In Basilicata l’accordo quadro per il contrasto al caporalato inizia a dare i primi risultati. L’intesa è stata sottoscritta da sindacati e istituzioni nell’estate 2016, nell’ambito del Protocollo sperimentale nazionale per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

I segretari generali Flai Cgil Basilicata Vincenzo Esposito, Fai Cisl Basilicata Antonio Lapadula e Uila Uil Basilicata Gerardo Nardiello, sono stati ricevuti dal Prefetto di Potenza per discutere della fase attuativa del protocollo, al momento l’unico in Italia tra quelli istituiti dal Ministero. I sindacati “esprimono grande soddisfazione per i lavori fin qui portati avanti”.

Tra le prime misure, la realizzazione di un campo di accoglienza per i lavoratori stagionali all’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio che potrà ospitare circa 400 migranti. Il progetto prevede la bonifica del sito e la realizzazione dei servizi igienico sanitari necessari, un laboratorio sanitario e uno sportello del Centro per l’impiego. La consegna dei lavori è prevista nel 2018. Nell’attesa, i migranti continueranno ad essere ospitati nella parte del tabacchificio fino a oggi già utilizzata.

Le prossime misure del progetto da attivare e su cui già si sta cominciando a ragionare riguardano la formazione sui temi della sicurezza nel lavoro e il trasporto da e verso il campo, coinvolgendo anche l’ente bilaterale già esistente e costituito dai sindacati e dalle organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti e Confagricoltura.

Su proposta della Flai Cgil Basilicata l’accordo prevede anche “gli incentivi per gli imprenditori che si rivolgono alle liste di attesa per il reclutamento della manodopera, il punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro direttamente nei centri di accoglienza dove, attraverso lo sportello del centro per l’impiego, sia possibile effettuare direttamente in loco le assunzioni. Ancora, la possibilità di prevedere un’ambulanza a disposizione nei campi di lavoro, il noleggio gratuito delle biciclette nei centri di accoglienza, l’estensione dei controlli ispettivi anche nel pomeriggio per capire l’effettiva durata delle ore di lavoro, incontri periodici per verificare l’andamento del programma. Fondamentale, infine, il coinvolgimento al tavolo tecnico delle associazioni di categorie del settore agricolo”.

“Siamo sulla strada giusta – dichiarano i segretari – confermiamo il nostro impegno affinché l’attuazione dell’accordo proceda il più rapidamente possibile. Insieme alla recente approvazione delle legge nazionale contro il caporalato, finalmente si potrà ripristinare la legalità in un settore produttivo di fondamentale importanza per la Basilicata.