"E' un evento eccezionale, importante, utile per il paese. Ma bisogna svolgere i lavori nel segno della legalità e della sicurezza". Lo ha detto il segretario della Camera del Lavoro di Milano, Graziano Gorla, ai microfoni di RadioArticolo1 nel corso della trasmissione "Lavoro e legalità: l'Expo si salva così".

Nella sua intervista, Gorla ha analizzato tutti gli aspetti dell'Expo 2015 a Milano, compresi i nodi più critici. "Sappiamo tutti di che parliamo - ha detto -: occorre un'economia legale, non condizionata dalle mafie, non condizionata dalle mafie. Parliamo ancora di fenomeni simili a quelli di tangentopoli del '92: e quando c'è illegalità aumenta il lavoro nero, i tempi si restringono, si abbassano tutti i meccanismi legati alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".

"La magistratura trovi le persone che hanno commesso reati - ha proseguito - e questi siano perseguiti. Ma poi si intervenga per rimettere a posto il cronoprogramma di Expo, quindi si affronti la questione degli appalti. Si intervenga anche con norme di legge se serve, per mettere maggiore sicurezza da qui ai prossimi mesi, quando si costruiranno capannoni degli eventi".

E ancora: "L'accordo che abbiamo sottoscritto in prefettura ci ha consentito di mettere fuori dai lavori 33 imprese, fenomeno dell'illegalità è radicato e diffuso, un fenomeno molto delicato e che va costantemente tenuto sotto controllo. Anche il sindacato può fare di più, noi da tempo che teniamo alzata l'asticella, abbiamo costituito un osservatorio che si occupa di legalità per cercare di portare una cultura della legalità sul lavoro. Non buttiamo a mare ciò che abbiamo fatto finora, soprattutto gli elementi per selezionare le imprese che devono entrare e realizzare le opere".

L'Expo, ha detto Graziano Gorla, "è un evento a termine, quindi - come sindacato - ci siamo preoccupati anche di capire cosa poteva lasciare questo evento nel futuro, come vetrina che deve servire al paese per farsi promotore verso l'estero delle nostre capacità. Abbiamo fatto una serie di proposte durante il congresso, ne prendo solo due che sono le più importanti: 'nutrire il pianeta energia per la vita', è un grande valore quello che viene lanciato dallo slogan Expo, perché si parla del futuro del pianeta, della compatibilità non solo ambientale e dei problemi alimentari. Abbiamo chiesto che Milano si candidi a diventare la città europea per l'innovazione nell'agricoltura".

"La seconda proposta - infine - riguarda l'area Expo: abbiamo lanciato l'idea di lasciare in quel sito non i soliti eventi, come campi sportivi, ma pensiamo a qualcosa di più concreto. Milano è la città della cultura, arriveranno tantissime persone a visitare i nostri luoghi, quindi proponiamo la realizzazione di una 'cittadella della cultura'. Un luogo dove raggruppare attività e iniziative, mostre, fiere e multimedialità con wifi gratuito, per permettere a chi arriva Milano di trovare uno spazio totalmente dedicato alla cultura".