"I lavoratori confermano lo stato di agitazione e rimandano la decisione sullo sciopero a dopo la riunione fissata in Confindustria per martedì 13 febbraio. Resta ancora alto, dunque, il livello di tensione all’interno del cantiere leccese di Monteco, l’azienda vincitrice dell’appalto per la gestione del ciclo dei rifiuti nel comune di Lecce". Lo dichiara il coordinatore dell'Igiene ambientale per la Fp Cgil di Lecce, Paolo Taurino. "Questa mattina - dice -, dopo un’assemblea infuocata, i rappresentanti sindacali hanno incontrato a Palazzo Carafa l’amministrazione comunale e la società. In quella sede l’azienda ha fornito rassicurazioni sul pagamento degli incrementi salariali previsti dal contratto collettivo a partire dal 1° dicembre e non ancora erogati. Risposte giudicate solo parzialmente soddisfacenti dai lavoratori, nuovamente riuniti in assemblea dalle 17 alle 19".

Ieri mattina, seduti intorno al tavolo, oltre ai dirigenti dell’azienda ed ai Rappresenti sindacali unitari (Rsu), erano presenti: l’assessore alle Politiche ambientali, Carlo Mignone, insieme con un dirigente del settore; le segreterie provinciali di Fit-Cisl, Fp-Cgil, Uilt-Uil, Fiadel e Ugl Ambiente. "Le parti sindacali - prosegue - hanno lamentato il mancato pagamento degli incrementi retributivi previsti dal Contratto Fise Assoambiente a partire dal 1° dicembre 2017. Hanno inoltre chiesto quale tipo di contratto collettivo fosse applicato loro dall’azienda. La dirigenza della Monteco ha chiarito che in conformità a quanto comunicato all’inizio di questo mese alle organizzazioni sindacali, riconoscerà gli aumenti salariali previsti dal contratto nazionale Fise tra le competenze del mese di gennaio 2018. L’eventuale adesione ad altro contratto collettivo, che i sindacati intendono scongiurare, sarà formalmente comunicata alle organizzazioni sindacali solo in seguito agli accordi nazionali".

Le risposte non hanno soddisfatto lavoratori e sindacati: nonostante gli sforzi e le dichiarazioni, i comportamenti dell’azienda sono nettamente in contrasto con il contratto nazionale Fise-Assoambiente. Nessuna apertura è giunta nella vertenza territoriale. "Il clima resta teso", afferma Taurino. "E ciò è confermato dall’esito delle assemblee tenute in azienda sia prima sia dopo l’incontro convocato dall’assessore Mignone. L’ipotesi sciopero non è ancora scongiurata: dipenderà tutto da quel che accadrà in Confindustria il prossimo 13 febbraio".