“Nella giornata di ieri (8 aprile) si è svolto l'incontro con gli assessorati regionali allo sviluppo e al lavoro sulla crisi dell'emittenza locale nel Lazio". Così, in una nota, le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Stampa Romana. "L'audizione - continua la nota - prende le mosse dalla nostra richiesta di aprire un tavolo specifico su un settore che ha visto un susseguirsi di chiusure per alcune emittenti storiche (T9, Super3, Ecoradio), difficoltà endemiche per altre (Sitcom, Romauno, Teleroma56, Extratv, Reteoro, etc) e la perdita complessiva di migliaia di posti di lavoro, anche nell'indotto. Abbiamo denunciato i costi economici e sociali pagati dai lavoratori di questo settore, vere vittime della crisi e delle debolezze strutturali dell'emittenza locale regionale. All'assenza di editori puri, ha fatto da contraltare la preminenza di imprenditori provenienti da altri settori, che hanno utilizzato le emittenti soprattutto per influenzare la politica e le istituzioni locali. Per queste ragioni abbiamo chiesto agli assessori di favorire l’iter della proposta di legge regionale sull'emittenza locale, che verrà a breve votata in Consiglio Regionale, introducendo regole di finanziamento certo”.

“Gli assessorati - aggiunge la nota - dopo aver sottolineato le difficoltà di bilancio legate al Patto di stabilità e quelle relative all’accesso ai nuovi ammortizzatori sociali, hanno proposto di rilanciare il settore dell’emittenza locale agganciandosi al Patto per il lavoro sottoscritto insieme alle parti sociali, il cui scopo è quello di favorire la reindustrializzazione del territorio regionale attraverso l’accesso ai fondi comunitari del Rise. Hanno quindi proposto la convocazione di un tavolo istituzionale aperto a tutti i protagonisti del settore per favorire lo sviluppo di progetti coerenti con gli indirizzi europei. Pur confermando le proprie preoccupazioni sul futuro dell'emittenza, abbiamo confermato la nostra disponibilità a partecipare a questo tavolo, auspicando un ruolo maggiormente attivo delle istituzioni regionali”.