Ancora un incidente sul lavoro alla Suincom di Castelvetro di Modena. Dopo che sabato scorso un socio lavoratore di una cooperativa si e' gravemente ferito ad una mano con una macchina scotennatrice, questa notte un altro socio lavoratore, di un'altra cooperativa, ha perso tre dita a causa di una termoformatrice. Sul posto, a quanto si e' appreso e' intervenuta immediatamente la Medicina del Lavoro questa mattina e sarebbe emerso che la termoformatrice aveva le sicurezze (fotocellule) non in regola. Protagonista dell'infortunio e' 'un lavoratore extracomunitario, socio di una delle tantissime 'false' cooperative di facchinaggio che operano nel territorio e nel comparto alimentare a causa di una macchina termoformatrice che, da quanto sembra, non ha funzionato correttamente', dice la Flai-Cgil in una nota. Il sindacato, ricorda che nell'azienda sono presenti oltre sei imprese, 'quasi tutte 'false' cooperative di facchinaggio, che hanno formalmente in appalto parti del processo produttivo, a volte una linea di disosso, o una semplice macchina. Impianti, affittati dalla Suincom con simbolici canoni d'affitto'. I dipendenti delle coop, 'impropriamente chiamati soci-lavoratori, vengono praticamente somministrati da imprese che non sono autorizzate dal Ministero del Lavoro'. E cosi' in fabbrica arrivano 'soci-lavoratori con contratti da facchino che lavorano carne in una linea di macellazione'. La Cgil denuncia che 'numerosi sono fra di loro i lavoratori infortunati che spariscono e non si rintracciano piu' o che si nascondono per paura di ritorsioni'. Agli infortuni, inoltre, si aggiungono 'tante, ormai troppe, malattie professionali (in prevalenza muscoloscheletriche)'. Da tempo i sindacati stanno denunciando, con oltre 40 segnalazioni agli Organi di Vigilanza, l'utilizzo improprio di queste cooperative di facchinaggio che somministrano irregolarmente manodopera. Si e' tentato di arrivare a soluzioni contrattuali con le associazioni degli industriali, ma si e' incontrata 'l'indisponibilita' ad affrontare questo tema che, fra l'altro, crea anche una competizione sleale per quelle imprese che vogliono rispettare le leggi e i contratti di lavoro', dice la Flai-Cgil. Al sindacato non resta quindi che sottolineare 'quanto pericolosa sia l'attuale destrutturazione del lavoro all'interno delle imprese della lavorazione delle carni che, attraverso la pratica degli appalti di manodopera a cooperative, sceglie la via bassa della competizione, abbassando il costo del lavoro, ma peggiorando al contempo le condizioni di sicurezza dei lavoratori'.
Lavoro, ancora un incidente alla Suincom Modena
21 settembre 2008 • 00:00