Nel mondo oltre il 70% della popolazione non può contare su una protezione sociale adeguata. A rivelarlo è il nuovo “Rapporto sulla protezione sociale 2014/15” dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), secondo cui, solo il 27% della popolazione mondiale ha accesso a una sicurezza sociale completa.

Per l'Ilo i motivi di rafforzare la protezione sociale sono ancora più ovvii in questo periodo di incertezza economica, di bassa crescita e di crescente disuguaglianza. Eppure a partire dal 2010, molti governi hanno optato per il consolidamento fiscale.

Le misure di risanamento del bilancio non si sono limitate all'Europa. “Nei fatti non meno di 122 governi hanno ridotto la spesa pubblica nel 2014, tra cui 82 Paesi in via di sviluppo”, ha sottolineato Isabel Ortiz, Direttrice del Dipartimento Welfare dell'Ilo. Queste misure riguardavano tra l'altro la riforma delle pensioni, dei sistemi di salute e sicurezza sociale, che hanno spesso implicato una riduzione della copertura o del finanziamento di questi sistemi.

“In effetti - ha aggiunto Ortiz - il costo del consolidamento fiscale e di adeguamento strutturale viene trasferito alle popolazioni, in un momento in cui il lavoro è raro ed il sostegno più necessario che mai”.