“La mia Regione ha espresso un impegno importante: 80.000 firme raccolte per la Carta dei diritti, e oltre 250.000 per i tre referendum. Questi, i risultati della lunga maratona che ci ha visti impegnati nelle piazze e nei luoghi di lavoro sul territorio”. È quanto ha detto Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana, evidenziando i dati della campagna della confederazione, da poco conclusa, oggi ai microfoni di RadioArticolo1. 

 

 

“Il mondo del lavoro è del tutto cambiato, purtroppo in peggio, soprattutto sul piano dei diritti e della sicurezza: accadono sempre più infortuni assai gravi, e spesso anche morti sul lavoro, per il mancato rispetto delle leggi. Sull’occupazione, occorre premettere che la Toscana ha affrontato la crisi nel modo migliore possibile, e molte vertenze sono state già risolte, oppure stanno andando nella giusta direzione. Ad esempio, l’acciaieria ex Lucchini di Piombino, dove si è ottenuto un risultato significativo, con l’intera città che ha remato dalla stessa parte, con un imprenditore algerino che ci ha messo la faccia e i soldi. Dal 1° novembre, tutti i 719 addetti dovrebbero essere riassunti con contratti di solidarietà, mentre il piano industriale verte sulla diversificazione e la riqualificazione delle attività, con un progetto legato all’agroalimentare, che coinvolgerà anche nuovi lavoratori”, prosegue la dirigente sindacale.

“E il sistema bancario, nel caso della ex Lucchini, così come in altri casi, dovrebbe provare a rispondere in maniera più dinamica alle richieste delle imprese, facendosi parte attiva nello sviluppo di un’area produttiva. La cosa non riguarda solo l’acciaio e la metalmeccanica, ma un po’ tutti i settori. Passando alla pelletteria e alle borse, stiamo affrontando lo sciopero a oltranza della Braccialini - ora sospeso -, che interessa 130 persone, perché nel frattempo è stato nominato un nuovo cda che dovrà far ripartire l’attività e dare una speranza ai lavoratori, evitando il fallimento. L’auspicio è che si trovi un acquirente e si apra una trattativa, perché si tratta di un marchio toscano storico, uno dei fiori all’occhiello di Firenze, e noi ci batteremo fino in fondo affinchè il gruppo rimanga lì dov’è nato”, aggiunge la sindacalista.

“Veniamo allo sciopero del trasporto pubblico locale di otto ore di domani, legato alla gara regionale ancora da assegnare. Tutti i lavoratori dovrebbero passare alla nuova azienda francese che ha vinto, ma le preoccupazioni dei lavoratori sono legate al fatto che non c’è ancora chiarezza sul loro futuro. Infine, a proposito dei voucher, noi siamo preoccupati per le dimensioni impressionanti che il fenomeno ha assunto nel corso del tempo nella nostra regione, dove peraltro c’è molto lavoro stagionale, quest’anno diminuito nel settore del turismo, proprio a causa dell’utilizzo sproporzionato dei bonus, che hanno raggiunto quota tre milioni 126.000 acquistati, oltre un milione in più rispetto a tutto il 2015”, ha concluso la leader della Cgil Toscana.