Al via la prima delle quattro settimane che vedranno impegnata la Funzione pubblica Cgil in diversi appuntamenti per mettere al centro il tema dei rinnovi contrattuali per le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici, che siano impegnati nel pubblico o nel privato. Un percorso che vedrà assoluti protagonisti le delegate e i delegati della Fp e che porterà, al termine di questo mese di eventi, la categoria dei servizi pubblici della Cgil a parlare, confrontarsi e condividere i prossimi obiettivi, e le relative scelte, con oltre cinquemila persone che avranno modo di esprimersi attraverso diverse modalità, dai social al palco. 

Gli attivi vivranno anche online con l’hashtag #CiSiamo e saranno seguiti in diretta Facebook sulle pagine della Fp. "Vogliamo rinnovare i contratti in tempi certi e celeri e soprattutto vogliamo rinnovarli bene, restituendo titolarità alla contrattazione, in particolare modo a quella decentrata, recuperando tanti anni di legislazione punitiva della legge Brunetta, rideterminando un equilibrio tra legge e contratto e costruendo avanzamenti in termini di diritti”. A spiegarlo è la segretaria generale della sigla di categoria, Serena Sorrentino, in vista dei prossimi appuntamenti con "Ci Siamo! È tempo di più contrattazione, più diritti, più rappresentanza, più partecipazione" .

Il primo sarà a Bologna mercoledì 8 novembre e riguarderà le delegate e i delegati – circa mille – provenienti dalle regioni del Nord (Valle D'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna) all'Auditorium Manzoni in via Dè Monari 1/2 dalle ore 9 alle ore 14.30. Il giorno successivo, giovedì 9 novembre, sarà la volta di Roma con le delegate e i delegati della sanità pubblica e privata provenienti da tutta Italia. L’appuntamento nella capitale è al Policlinico Umberto I presso l’aula di Patologia Generale in viale Regina Margherita 328 dalle ore 9 alle 14.30. Anche in questo caso i protagonisti assoluti saranno i lavoratori del settore, che parteciperanno in circa 500 tra pubblici e privati.

“Per noi – spiega ancora Sorrentino – è un punto importante l’aver confermato l’orario di lavoro a 36 ore, così come, ad esempio, l’aver mantenuto il reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa. Il lavoro pubblico torna ad avere quindi una qualità regolativa che è in condizione di garantire che questo nuovo contratto potrà finalmente restituire le condizioni per la valorizzazione professionale delle lavoratrici e dei lavoratori”. Sulla questione economica, Sorrentino aggiunge: “Nella legge di bilancio ci sono le risorse per garantire aumenti non inferiori agli 85 euro medi mensili, come concordato nell’accordo del 30 novembre; quanto invece alla misura degli 80 euro abbiamo registrato la proposta del governo, per quello che ci riguarda va salvaguardata sia la platea dei dipendenti pubblici, statali, enti locali e sanità, che dei settori privati”.