Il 13 febbraio si è svolto un incontro richiesto urgentemente dalle organizzazioni sindacali in Comune a Parma per discutere della chiusura dell’azienda Morris. Dopo due giornate di sciopero le rappresentanze sindacali sono state ricevute dal sindaco Federico Pizzarotti, che ha accolto la richiesta di incontro dei lavoratori e ha organizzato un tavolo di confronto tra sindacati, Unione industriali e azienda.

Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno ribadito la loro contrarietà alla messa in liquidazione volontaria della società, sostenendo che esistono alternative possibili alla chiusura del sito. L’azienda ha dichiarato che ci sono possibili interessamenti da parte di alcuni soggetti imprenditoriali e che stanno valutando alcune partnership commerciali. I sindacati ritengono che non ci sia alcun piano industriale credibile in alternativa alla perdita di lavoro di 114 dipendenti e chiedono che si faccia chiarezza sui dichiarati interessamenti di imprenditori locali.

Lo scorso 15 febbraio le sigle sindacali hanno inviato una richiesta di incontro all’assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, per affrontare questa crisi che si prefigura molto pesante per il territorio di Parma sia dal punto di vista sociale che economico, convinte che esistano alternative per garantire la continuità produttiva dello stabilimento nonché il rilancio dell’azienda.