Nell'area euro serve un livello comune di "salario minimo". E' l'idea lanciata dal presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker durante un'audizione alla Commissione 'Affari economici e monetari' del Parlamento europeo.

E' un Juncker seriamente preoccupato dalla disoccupazione e dagli sviluppi della crisi economica quello che lancia un serio allarme sull'area Euro: “La disoccupazione supera l'11%, e dobbiamo ricordarci che quando è stato fatto l'euro avevamo promesso agli europei che tra i vantaggi della moneta unica ci sarebbe stato un miglioramento degli squilibri sociali”, ha detto. “Stiamo sottovalutando l'enorme tragedia dell'alto livello della disoccupazione', continua il presidente dell'Eurogruppo.

“Non ce lo possiamo permettere',
ha spiegato, perché la mancanza di occupazione è “una tragedia che stiamo sottovalutando”. Per questo, ha aggiunto, “dobbiamo realizzare politiche più attive per il mercato del lavoro”.

Poi Juncker ha invitato i parlamentari a puntare sulla solidarietà: “Non perché i ricchi sono meno numerosi non devono contribuire: non accetto che i miliardari non paghino”. “Vorrei che in Europa si faccia supportare le conseguenze della crisi ai più forti. E' questa la solidarietà. Non mi piace quando si dice che gli sforzi devono essere effettuati dai più svantaggiati perché sono i più numerosi", prosegue Juncker sottolineando come “ne va del modello europeo”.

“Quelli che hanno meno vantaggi devono fare uno sforzo ma - ribadisce- anche i ricchi devono contribuire agli sforzi globali”. “I tempi che viviamo sono difficili – conclude - non dobbiamo dare all'opinione pubblica l'impressione che il peggio sia alle nostre spalle perché ci sono ancora cose da fare molto difficili”.