I lavoratori di Finale Emilia non ci stanno e, unitamente alla Rsu, a Filctem Cgil e Uiltec Uil Modena, riuniti in assemblea, respingono con forza e sdegno la decisione della Jcolors d'iniziare una procedura di licenziamento collettivo per ulteriori 40 lavoratori, dopo i ripetuti ridimensionamenti degli ultimi anni, che hanno coinvolto lo stabilimento di Finale Emilia e quello di Lainate. L’ultimo intervento, infatti, si è concluso appena quattro mesi orsono.

"La comunicazione formale, giunta senza alcun preavviso in maniera unilaterale e inaccettabile nel metodo, fa preciso riferimento all'intenzione di mantenere un'unica unità produttiva, quella di Lainate, con conseguente dismissione dello stabilimento di Finale Emilia. Questo, in spregio a tutte le rassicurazioni che la proprietà, a suo tempo, aveva fornito circa la centralità strategica dello stabilimento Finalese, ritenuto efficiente e produttivo, anche perché ricostruito ex-novo, utilizzando le risorse regionali del post-terremoto e dando precise rassicurazioni, anche alle istituzioni locali, della continuità produttiva dello stabilimento", affermano Cesare Pignatti e Fulvio Bonvicini, rispettivamente Filctem e Uiltec Modena.

Lavoratori, Rsu e organizzazioni sindacali respingono i licenziamenti e la chiusura dello stabilimento e chiedono alla proprietà di aprire urgentemente un tavolo di confronto, finalizzato a trovare soluzioni opportune che possano mantenere la produzione e l’occupazione, nonché il mantenimento di uno stabilimento nuovo, d'importanza storica per l’area nord della provincia di Modena. A supporto di tali rivendicazioni, Rsu e sindacati, assieme ai lavoratori della Jcolors, proclamano lo stato d'agitazione e predispongono un primo pacchetto di 16 ore di sciopero, da effettuarsi nei prossimi giorni, il blocco di tutte le flessibilità e delle ore straordinarie secondo le modalità previste dalle Rsu.