L'attenzione sul tema è scemata nell'ultimo periodo, ma le morti sul lavoro continuano a susseguirsi senza sosta. Nella giornata di lunedì 2 marzo due lavoratori hanno perso la vita, con modalità e in contesti molto differenti, uno in Abruzzo, l'altro in Calabria.

Ad Avezzano, in provincia di L'Aquila, un bidello è morto schiacciato contro il muro mentre spostava una pressa in disuso in una scuola superiore di Avezzano. L'uomo, insieme con un collega, stava trasportando il macchinario utilizzato dagli studenti, ma ormai in disuso, dal cortile dell'istituto in un sottoscala, per preservarlo dalle intemperie. Mentre avveniva il trasporto, l'attrezzo da lavoro si è improvvisamente inclinato e l'uomo è rimasto schiacciato tra la pressa stessa e il muro del cortile dove stava operando. Inutile la corsa in ospedale.

A Laino Borgo (Cosenza), lungo l'autostrada A3 Salerno Reggio Calabria è morto invece un operaio, precipitato da un viadotto.  La vittima è un 25enne romeno, Adrian Miholca. Dipendente di una ditta che effettua lavori in subappalto. L'operaio era a bordo di una piccola ruspa quando è precipitato dal viadotto ad una altezza di circa ottanta metri, perdendo la vita. Il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, ha nominato una commissione d'inchiesta interna.