“Si è tenuto oggi al ministero dello Sviluppo economico il tavolo Ilva sull’occupazione. Al momento né ArcelorMittal ha cambiato posizione sul piano occupazionale, né il governo ha portato novità". Lo afferma il segretario generale della Fiom, Francesca Re David, al termine dell'incontro.

"Se il governo convoca nei prossimi giorni saremo presenti - assicura -, ma senza un cambiamento delle posizioni dell’azienda su occupazione e diritti per le lavoratrici e i lavoratori, il tavolo non farà nessun passo avanti. Il governo è uno dei firmatari del contratto di aggiudicazione, e quindi deve assumersi le proprie responsabilità".

Attualmente sono impiegati nei diversi stabilimenti 13.522 dipendenti, di cui 2.367 in cassa integrazione, come dichiarato dai Commissari all’audizione al Senato."È inaccettabile - a suo avviso - che a fronte di un raddoppiamento della produzione con l’obiettivo entro il 2023 di 10 milioni di tonnellate di acciaio, di cui 8 milioni di tonnellate prodotte a Taranto, non si preveda la collocazione di tutti i 14 mila lavoratori".

Per la Fiom, inoltre, "vanno garantire le migliori condizioni per l’ambiente e per la salute dei cittadini di Taranto e va rispettato l’accordo di programma di Genova".

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