“Ora più che mai: liberi, democratici, solidali”: con questo slogan il sindacato tedesco Dgb ha chiamato a raccolta i suoi membri in segno di solidarietà con la Francia e le vittime di Parigi. In tutto il mondo, Italia inclusa, è stato un fine settimana sotto il segno dell'angoscia e della vicinanza con la capitale francese, dopo gli attentati rivendicati dallo Stato islamico, che nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 novembre hanno portato all'assassinio di 128 persone.

Molti anche i messaggi di cordoglio. Luca Visentini, Segretario Generale della Ces (la confederazione sindacale europea), ha dichiarato: “Siamo con le famiglie e le persone care delle vittime, con i lavoratori coinvolti in questi attacchi omicidi, e con tutte le persone di Parigi che sono sconvolte, addolorate e impaurite. Siamo al fianco dei nostri sindacati francesi e dei loro membri”.

La Francia non deve cedere alla tentazione di dividersi

“Non ci sono parole adeguate – prosegue Visentini - per esprimere la nostra condanna di questi omicidi di massa di persone innocenti”. “I sindacati hanno sempre combattuto per la solidarietà, e oggi lo ribadiamo. La Francia non deve cedere alla tentazione di dividersi. E' quello che voglio questi assassini: mettere le persone contro le persone, le religioni contro le religioni. Lo rifiutiamo categoricamente. La lotta contro il terrorismo – conclude - significa lavorare per la democrazia, la pace, la giustizia sociale e per un lavoro e una vita dignitosa per tutti”.

Anche la Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc) condanna gli attentati tramite il suo segretario generale, Sharan Burrow: “Siamo addolorati per le vittime”, “il cosiddetto Stato islamico sta cercando di esportare il suo credo assassino dalla Siria e dall'Iraq in Francia e altrove. Il movimento sindacale mondiale è al fianco, e solidale, del popolo francese che ha mostrato generosità e coraggio straordinari mentre gli attacchi erano ancora in corso, curando i feriti e aprendo le porte a coloro che fuggire dalle atrocità. Questo spirito, e la determinazione di persone in tutto il mondo per proteggere le libertà fondamentali, è un esempio per tutti. La democrazia, il dialogo e i valori universali dei diritti umani e delle libertà – conclude Burrow - devono e dovranno prevalere sulla brutalità testimoniata ancora una volta a Parigi”.

“A nome del movimento sindacale inglese, porgo a voi il nostro sentito cordoglio e solidarietà dopo gli eventi terribili di venerdì sera a Parigi”, così Frances O'Grady, segretario generale delle Trades Union britanniche: “So che il movimento sindacale francese rimarrà forte di fronte a questi eventi, e il movimento sindacale inglese sarà con voi, come avete fatto con noi dopo gli attentati di Londra un decennio fa”. “Una ferita a uno – conclude – è una ferita a tutti. Come sindacalisti, rappresentiamo le persone di tutte le fedi e non fedi, e non saremo divisi”.