Sono lavoratori pendolari che, giorno dopo giorno, per raggiungere il loro posto di lavoro attraversano un confine tra due paesi: sarà dedicato ai frontalieri - di recente agli onori delle cronache per le iniziative referendarie in Svizzera - il convegno internazionale organizzato questa settimana a Bergamo da Università degli Studi (Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere),  Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL provinciale e CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo – FIRB MIUR frontiere mediterranee).

In due giornate di lavori, giovedì 16 e venerdì 17 novembre, nella sede dell’Università di Bergamo, in Piazza Rosate 2, studiosi di diversi paesi europei si confronteranno per proporre indagini e riflessioni sugli aspetti economici e sociali che favoriscono il fenomeno, presente lungo numerose frontiere europee.

“Una sessione del convegno sarà dedicata al caso svizzero, proprio a seguito della dimensione che il fenomeno ha assunto in quel paese dopo la crisi del 2007/2008, con le forti tensioni che il crescente numero di frontalieri ha generato nel mercato del lavoro locale, e delle risposte xenofobe sviluppate a partire da quelle tensioni”, ha spiegato Paolo Barcella dell’Università di Bergamo, organizzatore e coordinatore scientifico, insieme a Michele Colucci. “Interverranno anche esponenti del mondo sindacale svizzero e italiano, invitati a portare la loro testimonianza di persone che, da prospettive e con culture politico-sindacali diverse, lavorano quotidianamente con i frontalieri, ne conoscono i problemi e ne vivono i conflitti”.

Il convegno, che è organizzato in collaborazione con Società Italiana di Storia del Lavoro; Fondazione Centro Studi Emigrazione Roma; Fondazione Pellegrini Canevascini (Lugano); Fondazione ECAP (Zurigo); UNIA (Sezione Canton Ticino),è dedicato alla memoria di Leonardo Zanier, emigrante, sindacalista, poeta friulano, esperto di formazione degli adulti, di emigrazione e di sviluppo locale, morto quest’anno all'età di 82 anni nella sua casa di Riva San Vitale, nel Canton Ticino. Originario di Maranzanis di Comeglians (Udine), abitava ormai da tempo in Svizzera. 

“Queste due giornate di studio rappresentano il prosieguo di un lavoro di ricerca avviato nel 2015 da Paolo Barcella e Michele Colucci, da cui ha avuto origine un volume monografico della rivista ‘Archivio Storico dell’Emigrazione Italiana’, presentato dalla Biblioteca ‘Di Vittorio’, nell’edizione 2016 della Fiera dei librai di Bergamo” spiega Eugenia Valtulina, responsabile della Biblioteca “di Vittorio” della CGIL provinciale. “Nelle tante declinazioni dei temi che riguardano le difficoltà affrontate da chi lavora e le peculiarità del nostro territorio, quello dei lavoratori di frontiera è uno degli aspetti di cui ci stiamo interessando da qualche anno, in particolare rispetto al territorio a confine con la Svizzera, di recente giunto al centro delle cronache per un inasprimento legislativo delle condizioni riservate agli italiani che in quella zona lavorano. Spesso i frontalieri italiani vengono trattati dalla Lega Ticinese con toni e vocabolario molto simili a quelli che la Lega Nord di  Salvini riserva ai migranti che vengono dal sud del mondo. Anche l’iconografia a cui si fa riferimento è la stessa, ugualmente condannabile. Questa sarà l’occasione per gettare uno sguardo, anche storico, più ampio rispetto a quanto accade in Europa. Lo facciamo con un collaboratore della Biblioteca ‘Di Vittorio’, Paolo Barcella, che ha voluto e curato il convegno. Ai lavori parteciperà, fra i numerosi ospiti, anche Alessandro Tarpini, responsabile nazionale del settore frontalieri per la CGIL”.

 

Il programma nel dettaglio

Giovedì 16 novembre 2017 - Sessione Svizzera

14.00 Indirizzo di saluto: Maurizio Gotti Direttore del Dipartimento di lingue e letterature straniere, Università di Bergamo

14.10 Introduzione: Paolo Barcella (Università di Bergamo); Andrea Caracausi (Società Italiana di Storia del Lavoro)

14.30 Introduce e modera Maria Grazia Meriggi (Università di Bergamo)

14.45 Francesco Garufo (Università di Neuchâtel) – I manifesti antifrontalieri tra il Canton Ginevra e il Canton Ticino

15.15 Philipp Eigenmann (Università di Zurigo) – Cross border skill formation in the German speaking part of Switzerland: Shaped by social stratification and nation-state limits

15.45 Nelly Valsangiacomo (Università di Losanna) – I frontalieri nella percezione radiotelevisiva

16.15 Pausa

16.30 Enrico Borelli (Sindacato UNIA Ticino) – UNIA: un sindacato alla prova della frontiera

17 Alberto Gandolla (Sindacato OCST) – I frontalieri e il confine ticinese-italiano attraverso le carte dell’archivio OCST

17.30 -18.30 Discussione

Venerdì 17 novembre 2017 - Sessione Europa

9.30 – Introduce e modera Michele Colucci (Issm-Cnr)

9.45 Matteo Sanfilippo (Università della Tuscia - Fondazione CSER) – I fontalieri nella storiografia europea

10.15 Yvan Gastaut (Université de Nice-Sophia Antipolis) – Traverser les frontières de la France au XXème siècle: images et récits

10.45 Natalia Ribas Mateos (Universitata Autònoma de Barcelona) – The Catalan and Galician borders today

11.15 Pausa

11.30 – 13.15 Tavola Rotonda. Moderano Paolo Barcella e Michele Colucci. Interventi di: Stefano Gallo (Issm Cnr), Domenico Perrotta (Università di Bergamo), Giovanna Vertova (Università di Bergamo), Alessandro Tarpini (CGIL Frontalieri nazionale).