“Resta critico il nostro giudizio sull’andamento del mercato del lavoro: i dati Istat, pur stimando un positivo aumento dell’occupazione a giugno, mettono in evidenza l’inefficacia del Jobs act, poiché a crescere non è il lavoro stabile, ma quello autonomo, e il tasso di disoccupazione torna nuovamente a salire”. Questo, il commento della Cgil sui dati diffusi oggi dall’Istituto nazionale di statistica.

Nel dettaglio, la Cgil spiega come “lo stimato rialzo dell’occupazione, su base mensile (+ 71.000), dipenda in gran parte dalla crescita del lavoro autonomo (+ 78.000), mentre quello dipendente resta sostanzialmente stabile”. Il che, per il sindacato di corso d’Italia, “dimostra quanto, a fronte dei cospicui incentivi previsti per le assunzioni con le tutele crescenti, le politiche del governo siano inefficaci”.

“A preoccupare il nuovo aumento della disoccupazione, che a giugno cresce dello 0,1%”. Questo, secondo la confederazione, è “il vero nodo da affrontare per dare una vera e strutturale svolta al mercato del lavoro. Per farlo, va finanziato, nella prossima legge di Stabilità, un piano straordinario per l’occupazione femminile e giovanile e sbloccare il turn over nella pubblica amministrazione”.