Sono stati sottoscritti i due accordi di ricorso alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per il gruppo Holcim in Italia. La cassa, della durata di un anno, decorrerà dal 1 ottobre 2016, interessando fino a un massimo di 80 lavoratori per Holcim Italia (cemento) e fino a un massimo di 50 lavoratori per Holcim Aggregati e Calcestruzzi. La rotazione dei lavoratori avverrà di norma con periodi di tre mesi e in relazione alle fungibilità professionali attuali, al percorso professionale svolto e alle esigenze tecniche, organizzative produttive aziendali.

Gli esuberi concordati sono scesi a 60 lavoratori (dei 73 annunciati dall'azienda): 33 in Holcim Italia e 27 in Holcim Aggregati e Calcestruzzi. Per agevolare la ricollocazione dei lavoratori gli accordi prevedono dal 1 settembre 2016, fino al 15 luglio 2017, una mobilità non oppositiva con un incentivo all'esodo a partire da 60 mila euro a scalare in base ai periodi di ricollocazione, una ricollocazione infragruppo sia all'interno di società del gruppo LafargeHolcim sia in aziende partecipate e con rapporti commerciali con il gruppo. Inoltre si attueranno percorsi di outplacement per agevolare la ricollocazione sul territorio.

L'obbiettivo del coordinamento nazionale delle Rsu e di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil è “quello di gestire la complessa fase con l'opzione zero, individuando cioè una soluzione occupazionale a tutti i lavoratori coinvolti nel processo di crisi aziendale. L'aver definito il ricorso alla cassa integrazione straordinaria aiuta questo obiettivo, consentendo una gestione meno traumatica di quella ipotizzata inizialmente dall'azienda”.