“In questi mesi lunga è stata la battaglia di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Uil, delle rsu/rsa e dei lavoratori e delle lavoratrici di Gruppo Novelli-Nuova Panem per la difesa dei loro posti di lavoro. Dopo tante settimane di incertezza sul futuro, finalmente oggi all’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, c’è stata una svolta positiva al fine di evitare il probabile fallimento del Gruppo e la perdita di 500 posti di lavoro”. Così in una nota Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dopo l’incontro di giovedì 22 dicembre.

“Il CdA e il Ministero, infatti – spiegano i sindacati - hanno esperito ieri sera l'ultimo tentativo nei confronti dei soci al fine di ottenere la cessione delle quote. Avuta conferma della risposta negativa dalla maggioranza di questi, il CdA ha proceduto ad un atto di straordinaria amministrazione, unica via possibile per assicurare la sopravvivenza dell'azienda. Nella giornata di oggi è stata, quindi, realizzata la cessione dell'intera azienda al Gruppo Greco, garantendo la continuità di tutti i rapporti di lavoro”.

“In questo modo è stato messo in sicurezza il futuro dell'azienda e l'occupazione connessa – continuano Flai, Fai e Uila - Continueremo a lavorare con il nuovo imprenditore al fine di garantire prospettive di rilancio all’azienda e tutelare il lavoro. Esprimiamo soddisfazione per l’esito di una lunga battaglia sindacale, che ha visto negli ultimi 4 anni tanti sacrifici fatti dai lavoratori e le lavoratrici che hanno responsabilmente garantito la sopravvivenza dell'azienda e l’esecuzione del concordato preventivo”.

“Cogliamo anche l’occasione per ringraziare il CdA, il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha istituito un’apposita cabina di regia sulla vertenza, e tutte le istituzioni regionali e territoriali che vi hanno partecipato. Il ringraziamento più grande però va ai lavoratori e alle lavoratrici di Gruppo Novelli - Nuova Panem, alle loro rappresentanze sindacali e alle organizzazioni territoriali; è solo grazie alla loro determinazione che la vicenda ha potuto avere l’esito auspicato da tutti, ovvero garantire l’occupazione e il futuro dell’azienda”, concludono i sindacati.