Si svolge venerdì 14 ottobre lo sciopero dei dipendenti del gruppo Novelli. L’astensione dal lavoro prevede anche un presidio a Spoleto, di fronte ai cancelli del centro di confezionamento e pastorizzatore (alle ore 10), e uno a Terni, davanti alla Prefettura (alle ore 14). “I quattro anni di crisi del gruppo Novelli - spiega una nota di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil dell’Umbria - potrebbero trovare un punto di svolta il prossimo 21 ottobre, se all’incontro al ministero dello Sviluppo economico (tra istituzioni, azienda e sindacati) emergerà la possibilità di un acquirente per una realtà produttiva che conta in Umbria quattro stabilimenti (Spoleto, Amelia, Casalta e Terni), che si vanno ad aggiungere a quelli di Latina nel Lazio e di Muggiò in Lombardia”.

L’auspicio del sindacato è che non sia portato avanti uno “spacchettamento” di questa realtà, che in Umbria rappresenta una realtà industriale di primo ordine. “La situazione dei lavoratori del gruppo - aggiungono le organizzazioni sindacali - si fa sempre più incerta e pesante, questi lavoratori (solo in Umbria 350, a fronte di un totale di 500 unità) lamentano il mancato pagamento del saldo della quattordicesima e di una parte dell’ultima mensilità. Mentre chi è fuoriuscito dalla realtà produttiva non si è visto ancora erogare parte del Tfr, frutto dei sacrifici di una vita”.

I sindacati hanno poi lamentato “immobilismo del Cda e scelte non adeguate a favorire investimenti”, un piano industriale “previsto nel concordato e mai attuato”, oltre a “consulenze che hanno appesantito una situazione economica già critica”. Tutto questo, dicono Fai, Flai e Uila, rischia di vanificare i sacrifici dei lavoratori, il cui senso di responsabilità non è mai venuto meno. “Anche le mobilitazioni programmate per venerdì 14 ottobre - hanno sottolineato Rsa e sindacati - serviranno a tenere alta l’attenzione su una vertenza che si trascina, senza soluzione, ormai da troppo tempo e rappresenta ormai un dramma sociale per i lavoratori e le loro famiglie".