Finalmente dopo più di quattro anni in cui tante organizzazioni sindacali, dell’associazionismo e della cooperazione hanno dato vita alla campagna nazionale “Io riattivo il lavoro” per promuovere una legge di iniziativa popolare che ha raccolto migliaia di firme e durante i quali si sono moltiplicati le discussioni pubbliche, i dibattiti parlamentari e le mediazioni politiche, oggi 25 settembre, inizia la discussione della modifica del Codice antimafia in Aula alla Camera. Il nuovo Codice antimafia, già votato al Senato, non solo rafforza alcuni strumenti già esistenti – come ad esempio l’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati – ma migliora la normativa, in particolare per quanto riguarda le misure di prevenzione.

Nuovo round, sempre oggi, al Ministero del Lavoro, alle ore 17 il per tavolo Istituzionale ‘Il Lavoro che cambia’, sul mercato del lavoro tra sindacati e governo. Per la Cgil partecipa la segretaria confederale Tania Scacchetti.

Centinaia di dipendenti dell’Agenzia delle entrate hanno invece organizzato la scorsa settimana presidi davanti alla Direzioni nazionale e regionale, rivendicando l’apertura di un confronto sul progetto di riorganizzazione delle agenzie e la discussione di un adeguamento del salario dei dipendenti. Oggi, 25 settembre, i cinque sindacati coinvolti (Cgil, Cisl, Uil, Unsa-Salfi, Flp) incontreranno il direttore nazionale Ernesto Maria Ruffini per discutere delle due questioni.

Si terrà sempre oggi, lunedì 25 settembre, nella sede della Cgil nazionale a Roma, in corso d’Italia, dalle ore 10.00 alle 17.00, un seminario di approfondimento sui temi legati alla contrattazione, alle istanze negoziali e allo stato giuridico della docenza universitaria, organizzato dalla Flc Cgil. All’incontro parteciperanno studiosi di diritto del lavoro, di organizzazione del lavoro e di diritto costituzionale. "Un momento di riflessione sembra obbligato - scrive la Flc - e andrà ad ampliare il dibattito nell'organizzazione tra dirigenti e iscritti, anche a seguito dell’iniziativa di protesta promossa da un gruppo di docenti universitari per chiedere lo sblocco di classi e scatti stipendiali e il riconoscimento ai fini giuridici degli anni di blocco delle retribuzioni.

“Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani”, è questo invece il titolo del seminario organizzato a Bologna da Cgil, Cisl e Uil Emilia-Romagna e dalle categorie regionali dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil ancora per stamattina, 25 settembre. L'appuntamento è presso la sede Cisl (in via Milazzo 16). La relazione introduttiva è affidata ad Antonella Raspadori, della segreteria Cgil Emilia Romagna, mentre Loris Cavalletti, segretario generale Fnp Cisl Emilia Romagna, parlerà della “vertenza pensionati”. Infine, dopo gli interventi programmati di alcune categorie, spetterà a Domenico Proietti, segretario nazionale Uil, tirare le conclusioni.

Incontro interlocutorio il 19 settembre scorso al ministero del Lavoro sulla procedura di licenziamento collettivo avviata da Ferroli e da Lamborghini Calor per gli stabilimenti di S. Bonifacio, Casole d’Elsa, Terre di Reno e Grugliasco. Oggi, 25 settembre, è stato riconvocato un nuovo incontro al ministero. A sostegno della trattativa si sono svolte diverse iniziative di lotta presso gli stabilimenti del gruppo.

Sempre oggi, poi, a Roma, a Settecamini è stata organizzata un'iniziativa della Cgil, Fillea Cgil, Flc Cgil Roma e Lazio dal titolo ‘Tutti dentro… A scuola senza barriere’, che si terrà nella Scuola Nuzzo a partire ore 16.30, a cui parteciperà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

Oggi, 25 settembre, prende il via la Summer School organizzata da Cgil e Università di Bologna “Lavoro e Legalità”, edizione titolata “Il caporalato come forma di intermediazione illecita finalizzata allo sfruttamento“. I corsi si terranno fino al 29 settembre presso il Complesso Belmeloro dell’Università di Bologna (via Belmeloro, 14). Obiettivo della Summer School è quello di far acquisire conoscenze giuridiche e applicative in merito alla legge sul caporalato recentemente varata dal Parlamento dopo l’ampia mobilitazione della Cgil e delle sue categorie maggiormente coinvolte, come la Flai Cgil. I lavori, diretti dalla professoressa Stefania Pellegrini, inizieranno con un excursus storico e termineranno con una serie di testimonianze di lavoratori, sindacalisti e giornalisti.

Il Senato, domani, 26 settembre, è invece chiamato al voto di ratifica dell'accordo sul Ceta, l'accordo tra Canada e Unione europea che avrà secondo molti un impatto economico, sociale e ambientale pesante sul nostro paese, perché in esso gli standard vigenti in Europa in materia di diritti dei lavoratori, sicurezza alimentare e ‘principio di precauzione’, rispetto dell'ambiente e garanzia dei servizi pubblici, saranno nei fatti sacrificati alla libertà di commercio. È la posizione espressa anche dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che chiede al Senato di votare contro perché non si può procedere con frettolosa superficialità, ma deve consentire il coinvolgimento e l'informazione dei lavoratori e dell'insieme dell'opinione pubblica sui rischi insiti nella ratifica.”

Dalle assemblee dei lavoratori Electrolux svolte la scorsa settimana è invece spuntata un'ipotesi di accordo sugli straordinari per risolvere la vertenza e sospendere la solidarietà, per gestire al meglio la partita degli ammortizzatori sociali. L’obiettivo è quello di arrivare a un’intesa per il futuro dello stabilimento di Susegana. Ai lavoratori poi spetterà l’ultima parola sull’eventuale ipotesi di accordo che i sindacati andranno a trattare con l’azienda il 26 settembre. Per quanto riguarda il ricorso depositato al tribunale per la condotta antisindacale dell’azienda nel licenziamento di Augustin Breda, l'appuntamento è invece al 28 settembre, quando si terrà l’udienza al Tribunale di Treviso. A seguire, i sindacati valuteranno quale percorso intraprendere per il rinnovo delle Rsu aziendali.

La vertenza Perugina invece cambia passo. Dopo una fase che potremmo definire di studio, per capire se Nestlé potesse rivedere la sua posizione intransigente (parliamo di 364 esuberi), la decisione maturata nelle assemblee del 21 settembre scorso, è stata quella di intensificare la lotta. Per questo il mercoledì 27 settembre, in occasione del tavolo al ministero dello Sviluppo economico, i lavoratori della fabbrica di cioccolata più famosa d'Italia incroceranno di nuovo le braccia e daranno vita ad un presidio di protesta che vuole essere - come spiegano i sindacati - la prima chiamata alla mobilitazione generale di tutta la città.

“I Vigili del fuoco sono pochi, scarsamente retribuiti, con un’età media molto elevata e un sistema previdenziale inadeguato. Bisogna intervenire. Invece un anno di emergenze continue non è bastato a smuovere né il Parlamento né la Regione Veneto (unica in Italia a non aver stilato una convenzione con i Vigili del Fuoco) rispetto alle criticità che vanno via via aggravandosi”. Lo scrive la Fp Cgil regionale, in una nota, con la quale ha annunciato la mobilitazione. Come primo appuntamento, tutto il personale operante in Veneto si riunirà in assemblea mercoledì 27 settembre (dalle 9.30 alle 12.00) nella sede di Mestre del Comando di Venezia. “Si parlerà – annuncia la Fp - di temi importanti: stipendi e carriere; potenziamento degli organici; rinnovo del contratto; mancanza di una vera assicurazione contro gli infortuni”.

A che punto è lo stato di applicazione della Legge 194 sull’interruzione della gravidanza in Veneto? La Cgil torna dalla Regione che, a seguito della denuncia circa l’odissea cui sono costrette le donne per abortire, si era impegnata a svolgere una verifica dettagliata in tutte le strutture ospedaliere ed a garantire un’adeguata dotazione organica nelle Ulss e nei consultori. La mobilitazione del sindacato è prevista per il 28 settembre con un presidio a Venezia davanti al Palazzo Grandi Stazioni cui è annunciata una notevole partecipazione di sindacalisti, delegati e lavoratori da tutto il Veneto. La data non è scelta a caso, ma coincide con la celebrazione in tutto il mondo della “giornata per il diritto all’aborto sicuro e legale”. Nell’ambito del presidio, alle ore 11,30, il Segretario Generale della Cgil veneta, Christian Ferrari incontrerà la stampa per illustrare la situazione e le iniziative.

È ancora in corso, a Parma, la seconda edizione della "Settimana dell'integrazione", organizzata da Cgil Parma, Coordinamento Migranti Cgil Parma, Coordinamento Donne Cgil Parma, con la collaborazione di Associazione Donne di qua e di là e Gruppo Umana Solidarietà (Gus) e il patrocinio del Comune di Parma. Molti gli eventi in programma a partire dal 22 fino al 29 settembre per confrontarsi, discutere e scambiare idee, ancora una volta con la volontà di testimoniare che una seria politica sull'immigrazione, fondata sulla condivisione e il lavoro "in rete", mirata ed efficace e non solo parlata, è ancora possibile in Italia.