Ieri (17 ottobre) ennesima giornata drammatica sul fronte degli incidenti di lavoro. Sono state ben cinque le vittime registrate. L'incidente più grave si è registrato a Catania, dove due persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite a seguito dell'impatto di un'automobile contro il ponteggio di un edificio in via di ristrutturazione nella zona del cimitero. Le due vittime, un operaio ed il proprietario dell'immobile, sono cadute dall'impalcatura sulla quale stavano lavorando.

Uno è morto sul colpo, l'altro è finito in ospedale. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, il guidatore di un furgone sarebbe passato ad alta velocità davanti al cimitero, investendo un'auto e ferendo il conducente. Invece di fermarsi per prestare soccorso, l'uomo avrebbe continuato la sua corsa travolgendo altri cinque automezzi e impattando, infine, sul ponteggio.

Un operaio di 32 anni è invece morto a di Pieve Fissiraga (Lodi) mentre stava lavorando su una cisterna vuota cercando di costruire una barriera, durante i lavori per la realizzazione di una centrale a biogas. L'uomo è precipitato dentro al silos per circa 9 metri. L'impatto è stato violento e fatale, i soccorritori non hanno potuto fare niente. Sul posto sono accorsi i carabinieri di Lodi, per le indagini, insieme alla Asl per le verifiche di competenza.

Sempre in Lombardia, poi, due giardinieri hanno perso la vita per incidenti analoghi. Il primo si è verificato a Rodano (Milano) all'ingresso di Villa Invernizzi, dove lui e un suo collega sono stati colpiti dalla caduta di un grosso ramo. Il primo, di 73 anni, è deceduto. Il secondo, di 39, è stato trasportato in codice giallo al San Raffaele con l'elisoccorso. A Leggiuno (Varese) anche un altro giardiniere, di 42 anni, è morto schiacciato da un albero mentre era impegnato in alcuni lavori di potatura.