Si svolge venerdì 15 gennaio a Milano lo sciopero e il corteo dei lavoratori di Alston Power-General Electric, per protestare contro l’annunciata chiusura della fabbrica di Sesto San Giovanni e il conseguente licenziamento di 236 lavoratori. L’appuntamento è alle ore 10.30 in piazza San Babila. “Secondo i vertici di General Electric si tratta di un ‘passo necessario per aumentare la competitività del business ex Alstom’, tradotta sul piano sociale l’operazione del colosso statunitense si traduce in 6.500 licenziamenti in Europa e 236 a Sesto San Giovanni” spiega una nota della Fiom Cgil di Milano.
Una dismissione che “non ha nulla a che vedere con quello che si produce nel sito alle porte di Milano, tanto meno con la competenza e la professionalità degli operai e con le tecnologie presenti in fabbrica”. Le commesse, spiega la nota, “ci sono, semplicemente nei piani di General Electric verranno spostate in Polonia e Romania, dove le condizioni di lavoro sono indecenti. In perfetto stile multinazionale, General Electric distrugge un patrimonio industriale strategico per il nostro paese seguendo l’unica logica del maggior profitto”. Non possiamo permettere, cponclude il comunicato, che “venga cancellata una realtà fondamentale per il know-how e per la produzione di centrali elettriche in grado di contribuire all’autonomia energetica. Non possiamo permettere che 236 operai vengano licenziati”.