Franco Tosi: con l'87% di sì i lavoratori approvano l'accordo. "Adesso che tutti gli aspetti sindacali, tra cui le conciliazioni, sono stati definiti, la palla passa definitivamente nelle mani di Presezzi, che in tutte le occasioni aveva manifestato la massima fretta per chiudere la trattativa, ma ora non ha ancora deciso quando portare a compimento le operazioni di acquisto dell'azienda di turbine legnanesi', rileva Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia. "La firma di fatto fa tramontare l'ipotesi del fallimento e tiene in vita una realtà industriale importante che può fare da volano per la Città di Legnano e l'intero territorio", conferma Rota.

"Come è noto, l'accordo accoglie le migliorie introdotte e votate dall'87% dei lavoratori della Franco Tosi con il referendum delle scorse settimane, ovvero un nuovo piano industriale più solido e lungimirante di cinque anni, le assunzioni a tempo indeterminato, gli ammortizzatori sociali, la garanzia per i pensionati, il diritto alla mensa, l'impossibilità da parte dell'azienda di licenziare nel medio-lungo periodo (cinque anni), la trasformazione del salario aziendale in superminimi non assorbibili", ribadisce ancora Rota.

"Per quanto riguarda il Jobs act, l'accordo fa salvo l'articolo 18 circa i licenziamenti individuali e quelli per giustificato motivo. Inoltre per quanto riguarda i licenziamenti collettivi, per tutti i lavoratori viene garantità l'anziantà aziendale pregressa, elementi che hanno dato la possibilità di far approvare l'accordo che precedentemente era stato bocciato, in mancanza di queste tutele", conclude il segretario dei metalmeccanici lombardi.