Con l'ipotesi di contratto sottoscritta fra Miur e sindacati di categoria sono stati definiti i criteri per ripartire direttamente alle scuole le risorse per la formazione del personale docente, educativo e Ata. Il 60% delle risorse disponibili sarà assegnato agli istituti scolastici, mentre la parte restante rimarrà a disposizione dell'amministrazione centrale per le attività di formazione a carattere nazionale.
 
“Dopo molti anni, la materia della formazione è stata ricondotta alla contrattazione, come previsto dal ccnl 2016-18. Si tratta di una grande innovazione, perché le scuole, in piena autonomia, potranno utilizzare le risorse assegnate per programmare e finanziare il proprio piano di formazione, in coerenza con il Ptof, nel rispetto delle prerogative degli organismi collegiali e riconoscendo anche il diritto alla formazione nella modalità dell'autoaggiornamento individuale. Alle scuole polo è affidata la funzione di coordinamento della gestione delle attività di formazione, promosse direttamente dal Miur e non realizzabili dalle scuole singolarmente (come la formazione per i neoassunti). Le risorse assegnate a livello di scuola dovranno essere oggetto di contrattazione integrativa, al fine di stabilirne i criteri di ripartizione”. Così in una nota congiunta Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams.
 
“Per il sistema scolastico è un grande e positivo cambiamento, perché alle scuole autonome e al personale viene riconosciuto pieno diritto di progettazione riguardo alla formazione, superando il sistema basato sulle scuole polo e le reti di ambito, introdotto con la legge 107/2015. Infine viene affermata la centralità della comunità educante, attuando pienamente quanto pprevisto dal ccnl e dal dpr 275/99, in ordine a competenze e prerogative decisionali degli organi collegiali. È senz'altro di grande rilevanza il fatto che fra le azioni finanziabili rientrino quelle rivolte alla formazione per la sicurezza degli ambienti di lavoro. Inoltre, si è ottenuto l'impegno prioritario del ministero a prevedere apposite coperture attraverso i fondi della legge 440/97 per la formazione finalizzata alle posizioni economiche Ata e per i processi d'internalizzazione del personale”, conclude il comunicato dei sindacati.