“La legge d'iniziativa popolare per una riforma fiscale, presentata oggi dalla Cisl, ha il merito di rimettere al centro il tema del fisco e della politica di redistribuzione”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, che ricorda come alcune delle proposte siano già contenute nella piattaforma su fisco e pensioni presentata unitariamente lo scorso giugno. Per questo, aggiunge, “la Cgil sarebbe stata di sicuro disponibile a un’evoluzione dell’elaborazione unitaria sindacale, anche nella forma di una proposta di legge d'iniziativa popolare”.

“Non possiamo che apprezzare – prosegue il dirigente sindacale – che anche la Cisl sostenga, a questo punto, la proposta di una patrimoniale ordinaria e progressiva, che la Cgil avanza da tempo. Un intervento utile per finanziare un piano straordinario di creazione di occupazione, in particolare giovanile. È urgente tassare le grandi ricchezze per ripristinare l'equità fiscale nel nostro Paese, dove si registra il rapporto più alto del mondo fra patrimoni medi, spesso derivanti da una patologica evasione, e redditi medi, con un rapporto di 8 a 1”.

“Non convince assolutamente, invece, l’estensione del cosiddetto bonus a tutti i redditi sotto i 50.000 euro: in questo modo, si premierebbe – avverte Barbi – una platea certa di evasori. Al contrario, nella piattaforma unitaria, se ne chiedeva l’ampliamento per pensionati, lavoratori incapienti e partite Iva a basso reddito”.