“Il livello di esasperazione sta diventando preoccupante. Questa mattina un gruppo di lavoratori si è incatenato ai cancelli dello stabilimento di Caserta”. Così Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom Cgil per il settore del materiale ferroviario, a proposito delle ultime vicende Firema. “Da più di due anni – prosegue –, cioè da quando un commissario straordinario gestisce il gruppo, l’azienda sta dimostrando di essere profittevole e di reggere il mercato”.

“I lavoratori sanno che la gestione commissariale non può durare all’infinito – dice ancora Masat – e, più tempo passa, più aumenta il rischio che scemino i carichi di lavoro, visto che il commissario non può competere in gare pubbliche”.

A questo punto, dunque, è necessario che l’esecutivo si assunta le sue responsabilità. “Il governo non può abbandonare Firema a una morte lenta – sostiene il dirigente Fiom –. È necessario un intervento immediato del ministro dello Sviluppo economico per definire un piano di politica industriale che dia prospettiva all’industria nazionale anche in questo settore”.

“Se non si interviene con urgenza – conclude –, una parte importante della filiera produttiva del trasporto ferroviario rischia di essere chiusa o svenduta alla concorrenza straniera e questo l’Italia non se lo può permettere”.