"Fa davvero sorridere il tentativo della Fim Cisl dell’Umbria di autoincoronarsi primo sindacato della regione, attraverso l’uso strumentale e distorto di dati parziali sugli iscritti e sui rinnovi delle Rsu in un ristretto nucleo di aziende locali. Se dovessimo elencare le fabbriche nelle quali la Fiom Cgil è primo, o, spesso, unico sindacato in Umbria, non basterebbe un intero articolo di giornale. Inoltre, tra gli esempi – riportati dalla stampa – che dovrebbero testimoniare il primato della Fim, c’è l'Oma, realtà in cui la Fiom ha vinto nettamente le ultime elezioni per il rinnovo della Rsu. E molte altre aziende del Ternano e del Perugino, casualmente omesse dalla Fim, vedono la Fiom primo sindacato, sia per iscritti che per voti Rsu". Così la Fiom di Perugia e Terni, in una nota congiunta.
"Tanta confusione dunque, quando si potrebbe fare chiarezza, invece, sulla reale rappresentatività sindacale, attraverso una certificazione ufficiale che la Fiom chiede da tempo e su cui, al contrario, la Fim ha sempre traccheggiato e fatto resistenza. Questa sì, sarebbe un’operazione di trasparenza e verità nei confronti dei lavoratori che rappresentiamo, nella consapevolezza che a questi non importano le classifiche, ma piuttosto la credibilità e la qualità dell’azione sindacale che si mette in campo. Infine, non possiamo non sottolineare come sia deludente constatare che un segretario generale di una grande categoria sindacale abbia bisogno di attaccare strumentalmente e sistematicamente la Fiom per costruire l’identità della propria organizzazione, anziché basarla su proposte, idee e contenuti propri", conclude il comunicato congiunto.
Fiom Perugia-Terni a Fim: certifichiamo la rappresentanza
1 settembre 2015 • 00:00