“Quello che sta succedendo nel cantiere di Monfalcone, e in Fincantieri in generale, fa parte degli argomenti motivo di discussione nella trattativa per il rinnovo dell'integrativo aziendale in corso da mesi. Ed è da mesi che la direzione del Gruppo fa orecchie da mercante e mantiene una posizione assurda, arrivando ad affermare perfino che i lavoratori e le loro lotte rovinano l'immagine dell'azienda”. Lo ha detto oggi, 30 giugno, Bruno Papignani, coordinatore nazionale Fiom del Gruppo Fincantieri. Per il sindacalista, “a Monfalcone come altrove la Magistratura deve andare avanti col proprio lavoro. Di certo l'azienda e il Governo non possono scaricare le colpe del gruppo dirigente di Fincantieri sui lavoratori, i quali devono vedersi riconosciuti immediatamente gli ammortizzatori sociali”. “Se il gruppo dirigente sbaglia – aggiunge Papignani - deve pagare, ma non possono essere per loro colpe messi in discussione il futuro è l'integrità del cantiere di Monfalcone e di tutti i cantieri italiani”. Per il sindacalista Fiom, infine, è “sconcertante la latitanza del Governo su fatti come questi, in un'azienda a maggioranza pubblica”.