"La situazione in Fincantieri si sta facendo insostenibile. Le incertezze rispetto al futuro del cantiere hanno portato circa 300 lavoratori di Ancona a occupare, questa mattina, la stazione ferroviaria e a salire sui binari per rivendicare la salvaguardia e il rilancio del cantiere navale. La Fiom è al fianco dei lavoratori in lotta per la difesa del posto di lavoro e ne sostiene e appoggia ogni iniziativa". Lo afferma in una nota Alessandro Pagano, coordinatore nazionale Fiom del gruppo navale.

"L'azienda - afferma il sindacalista - con i continui annunci sull'imminente presentazione di un pesante piano di riorganizzazione, si sta assumendo gravissime responsabilità rispetto al clima di tensione che cresce tra i lavoratori. Lo stesso vale per il governo che non sta rispettando gli impegni assunti nell'ambito di questa vertenza, a partire da quello relativo alla convocazione del tavolo nazionale sulla cantieristica navale; convocazione che sollecitiamo da mesi senza riscontri. Nella generale situazione di incertezza, la mobilitazione in atto oggi (22 aprile, ndr) ad Ancona è destinata ad estendersi in tutti gli altri siti di Fincantieri. Ciò rende non più rinviabile il riavvio del confronto sul destino del gruppo, a partire da un esame ravvicinato della realizzazione degli interventi necessari per metterne in sicurezza l'assetto produttivo ed occupazionale".

La Fiom "respinge ogni ipotesi di chiusura di cantieri e siti, nonché di riduzione strutturale della capacità produttiva di Fincantieri. Nell'ambito dell'assemblea nazionale dei delegati Fiom di Fincantieri, che si svolgerà a Roma mercoledì 27 aprile, saranno decise le iniziative di mobilitazione nazionale da intraprendere per salvaguardare il futuro occupazionale dei lavoratori di Fincantieri e per ottenere la ripresa di un vero confronto che, date la complessità e la gravità della vertenza in atto, dovrà effettuarsi alla Presidenza del Consiglio dei ministri".