Alla vigilia dell'incontro di domani su Fiat, Sergio Marchionne manda il suo messaggio al Governo italiano: sapete perché Fiat va bene in Brasile? Perché può godere di generosi finanziamenti statali e agevolazioni fiscali. L'ad di Fiat lo ha scritto oggi in una nota, rivolta in particolare al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera: “Non sarà sfuggito al ministro - scrive Marchionne - che il Governo brasiliano è particolarmente attento alle problematiche dell'industria auto. Sono sicuro che il ministro sappia che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali”.

“In particolare – ha spiegato Marchionne - per lo stabilimento nello stato di Pernambuco, in corso di costruzione, la Fiat riceverà finanziamenti sino all'85% su un investimento complessivo di 2,3 miliardi di euro. A questi si aggiungeranno benefici di natura fiscale, quando sarà avviata la produzione di automobili, per un periodo minimo di 5 anni. Per quanto riguarda la Fiat – ha concluso Marchionne - l'ultima operazione del genere in Italia si è verificata all'inizio degli anni novanta per lo stabilimento di Melfi. Sappiamo bene che, considerando l'attuale quadro normativo europeo, simili condizioni di finanziamento non siano ottenibili nell'ambito dell'Unione Europea”.

Secondo i dati della Cgia di Mestre, gli impianti produttivi Fiat di Melfi, in provincia di Potenza, e di Pratola Serra, in provincia di Avellino, sono costati tra il 1990 e il 1995, alle casse dello Stato italiano quasi 1,28 mld di euro. In generale a partire dal 1977 la Fiat ha ricevuto dallo Stato circa 7,6 miliardi di euro e ne ha reinvestiti, dal 1990, circa 6,2 miliardi.

Ieri, il ministro Passera, aveva dichiarato che "non sta scritto da nessuna parte che in Europa non si può guadagnare costruendo automobili, tanto è vero che si contano diversi casi positivi e di successo. Sono certo che Fiat abbia la volontà di produrre con successo anche in Italia e in Europa".

Arrivano subito i commenti politici alle parole di Marchionne. "Ammortizzatori sociali per le oligarchie: sono gli unici che gli piacciono", è il commento di Nichi Vendola, leader di Sel, alle frasi dell'ad sul fatto che il mercato dell'auto va bene se ci sono aiuti statali. Cesare Damiano, del Pd, si domanda invece se "il Marchionne che ricorda a Passera che Fiat va bene dove gli stati aiutano il settore auto è lo stesso che ha sempre rivendicato di non voler chiedere risorse pubbliche dall'Italia? Bisogna che ci mettiamo d'accordo, anche perché siamo convinti che il ruolo dello Stato sia fondamentale per sostenere l'innovazione dei prodotti. Se convergiamo tutti sulla necessità di avere, anche nel nostro paese, una politica industriale per i settori strategici avremo fatto un passo avanti. Del resto, l'azienda torinese ha ricevuto dalla banca europea degli investimenti 350 milioni di euro, a vantaggio di Fiat industrial, proprio per l'innovazione".