Ancora la Fiat, questa volta sul versante delle difficili – per usare un eufemismo – relazioni sindacali all’interno del Gruppo. Di fronte alla richiesta Fiom, avanzata da tempo, riguardante il numero e l’elenco dei propri iscritti, Fiat e Cnh hanno pensato bene di certificare semplicemente il numero degli iscritti alla Fim. “Siamo stupefatti” commenta Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiom Cgil del Gruppo Fiat, che da qui prende le mosse per ricordare quali siano le urgenze, su questo terreno, negli stabilimenti del Lingotto.

“Alla Fim Cisl piace vincere facile – osserva il sindacalista –, perché quando parla del numero delle Rsu di Fiat e Cnh dimentica che è stato impedito alla Fiom Cgil di partecipare alle elezioni dei delegati. Inoltre, la Fiom ha dovuto vincere le cause in tutti gli stabilimenti per poter garantire la libertà dei lavoratori di scegliere il sindacato a cui iscriversi”.

“La Fim Cisl, se volesse ripristinare la democrazia, accetti la proposta contenuta nella carta rivendicativa della Fiom di indire l’elezione delle Rsu in tutti gli stabilimenti del Gruppo”.

“La Fim Cisl – conclude De Palma –, invece di preoccuparsi degli atti di forza, si preoccupi della crescente cassa integrazione e della incertezza produttiva e occupazionale del Gruppo”.