La metà degli italiani ritiene che il federalismo fiscale aumenterà il divario economico e sociale tra il Nord e il Sud. Quattro su dieci pensano invece che la riforma possa contribuire a migliorare la gestione della cosa pubblica. È quanto emerge da una ricerca del Censis da cui si apprende che le opinioni sul federalismo spaccano in due il paese.

La riforma incontra la maggioranza dei consensi al Nord (il 49,8% al Nord-Ovest, il 49,5% al Nord-Est), mentre nel Mezzogiorno il 60,6% della popolazione si esprime in senso decisamente critico. Più in bilico la posizione delle regioni dell'Italia centrale, dove si riduce lo scarto tra contrari (48,4%) e favorevoli (42,9%).

Secondo il Censis, il timore è avvertito soprattutto dalle persone più istruite (il 53,2% tra i diplomati, il 54,1% tra i laureati) e dai lavoratori dipendenti (il 51,3%). L'8,8% afferma di non sapere cosa sia il federalismo fiscale, un gruppo che pesca soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale in questo caso al 17,8%).