Cgil Basilicata e Fiom Cgil Basilicata hanno incontrato oggi, in via Bertazzoni, a Potenza, le forze politiche regionali del territori (PD, IDV, SEL, PSI, M5S) per discutere di Sata, Fca, condizioni di lavoro, economiche e sociali dei lavoratori. L’incontro è stato introdotto da Angelo Summa, Segretario generale Cgil Basilicata, che ha sottolineato: “con l’incontro di oggi stiamo avviando una riflessione relativa alla nuova fase di investimenti, aumento occupazionale, qualità del lavoro in Sata e nell’indotto in cui abbiamo voluto coinvolgere i soggetti politici operanti sul territorio, per stimolare una collaborazione e una elaborazione in grado di interpretare al meglio il rapporto tra i lavoratori e le aziende”.

“Melfi è la prima fabbrica al mondo che produce automobili a ciclo continuo”, ha sottolineato Massimo Brancato, Segretario Generale Fiom Cgil Basilicata. “Gli investimenti in occupazione aggiuntiva vanno benissimo e non possiamo che essere d’accordo. Dal nostro punto di vista, tuttavia, crediamo che un cambiamento di tale portata, in grado di incidere in maniera tanto pregnante sulla sfera personale, abbia bisogno di una profonda riflessione di carattere”.

“Il sistema FCA, oggi, è un sistema a-democratico”, ha continuato Brancato, “in quanto è composto da un sistema di regole che esclude una parte di rappresentanza sociale (sia per l’uscita di FCA da Confindustria sia per la mancanza di rappresentanza di FIOM all’interno della fabbrica). Questo è un po’ come dire che alle prossime elezioni politiche una delle forze in campo, magari la maggiore rappresentanza politica, sia mantenuta fuori”.

Fiom e Cgil, nel corso dei lavori hanno specificato come risulti necessario coniugare il tempo della vita e il tempo della produzione. La proposta della Cgil è: riaprire una trattativa per riconsiderare un rapporto democratico ed allargato con i lavoratori e quindi con il territorio.

Tra le proposte del sindacato c’è anche la necessità di redistribuire una parte delle maggiori remunerazioni, garantendo comunque profitti e volumi produttivi all’azienda, abbassando il tempo di lavoro e aumentando il numero degli occupati.

Summa e Brancato, poi, hanno portato l’attenzione sulle prossime elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza, perché i primi 16 eletti saranno considerati i rappresentanti sindacali Cgil all’interno dello stabilimento, ripristinando, in qualche modo, gli spazi di democrazia all’interno della fabbrica”.

“Il valore politico è forte”, hanno chiuso i sindacalisti, a margine del dibattito in cui i segretari regionali delle forze politiche invitate hanno espresso il loro favore verso questo tipo di approccio, “ed è per questo che in tutte le azioni politiche che il sindacato intraprenderà nel prossimo futuro, in materia di lavoro e impatto sul tessuto sociale, in special modo per il complesso universo FCA, chiederà il confronto con le forze politiche attive sul territorio. SATA, lo stabilimento più all’avanguardia d’Europa, non può essere considerato una zona franca, in merito alla reale valutazione delle condizioni economiche e sociali dei lavoratori”.