Sciopero di otto ore in corso oggi (mercoledì 8 novembre) alla Fca di Cassino (Frosinone), con presidio davanti ai cancelli dell’azienda, per protestare contro la decisione della società di licenziare 530 lavoratori precari. “Martedì 31 ottobre – spiega una nota della Fiom Cgil – la direzione aziendale comunica ai nostri delegati, in merito alla scadenza degli 830 contratti precari, prevista appunto per il 31 ottobre, che solo a 300 lavoratori è stato prorogato il rapporto di lavoro. Gli altri, da giovedì 2 novembre non sono più in forza nello stabilimento”.

Nell’incontro di giovedì 2 novembre la Fiom aveva proposto la rotazione di tutti i somministrati. “Sarebbe stato un modo – spiega il sindacato – per non farli uscire dal circuito aziendale, visto che dicono di volerli richiamare nei primi mesi del 2018. Ma la direzione aziendale ha deciso di recedere il rapporto di lavoro”. Una decisione che per i metalmeccanici della Fiom è inaccettabile: “Lo stabilimento di Cassino, che doveva essere il rilancio del polo del lusso del marchio Alfa in Italia, è invece diventato un punto di debolezza, che ancora una volta l’azienda scarica sui lavoratori”.

Da qui la decisione della Fiom dello sciopero odierno, indetto anzitutto “per la difesa occupazionale del territorio e per la stabilizzazione di tutti gli 830 lavoratori e lavoratrici interinali”. Il sindacato, inoltre, chiede la convocazione di “un tavolo istituzionale per affrontare il futuro occupazionale e produttivo in Fca e nell’indotto” e una “riforma del sistema pensionistico che permetta ai lavoratori turnisti di andare in pensione e ai giovani di avere un lavoro stabile”.