La Cgil, a ventitré anni dalla strage di Capaci, ricorda Giovanni Falcone, assassinato con la moglie Francesca Morvillo per aver svolto il proprio lavoro con la schiena dritta, in nome della giustizia, della libertà e della democrazia del nostro Paese. Un pensiero va anche a Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, gli uomini della Polizia di Stato che hanno perso la vita al loro fianco.

Non dimenticare quanto accaduto il 23 maggio del 1992 significa anche e soprattutto continuare a lottare contro la criminalità organizzata, seguendo l'esempio dei giudici Falcone e Borsellino. Per questo l'impegno della Cgil continua, con una battaglia quotidiana su tutto il territorio nazionale per liberare la nostra economia e la nostra società dalla mafia, affinché la legalità si affermi a partire da ogni luogo di lavoro.