Mentre il diritto di sciopero è sotto attacco, la chiusura e il successo di Expo ci dicono che tenere insieme i diritti dei cittadini con quelli dei lavoratori è possibile, se ancora una volta si mette al centro la contrattazione. Lo ricordano Cgil Lombardia e Milano, che in una nota sottolineano “il contributo decisivo che i lavoratori dei trasporti, in particolare di Atm e Trenord, hanno avuto nel gestire un servizio pubblico che ha garantito l'afflusso di tutti i visitatori al sito in sicurezza ed efficienza per sei mesi”. Tutto questo, sottolinea il sindacato, non sarebbe stato possibile “senza gli accordi sindacali sottoscritti che hanno permesso di gestire un sovraccarico di lavoro per una fase così lunga, comprensiva tra l'altro dei periodi di ferie”.

Si tratta di accordi che, come pure qualcuno ha detto, non hanno affatto rappresentato una moratoria sul diritto di sciopero, ma che hanno messo al centro, nella gestione di flussi così complessi di persone, il ruolo delle parti sociali. “Ci piace ricordarlo oggi – si legge in una nota – dopo mesi di silenzio ricordando i tempi in cui molti tifavano per chi quegli accordi non li voleva. Si dimostra invece che questo modello di confronto tra le parti non è un arnese del passato, ma uno strumento decisivo e utile per la gestione dei grandi eventi e, più in generale, per lo sviluppo di un territorio”. 

La Cgil si augura dunque che “le giuste lodi che sono state fatte ad Atm e Trenord, non vengano poi smentite tra qualche giorno dalle consuete critiche interessate di improvvisati esperti e con il solito dibattito sul ‘piccolo è bello’." Expo ha infatti dimostrato la necessità che il paese ha di avere grandi aziende di trasporto senza le quali non sarebbe stato possibile gestire in maniera efficace la grande quantità di viaggiatori di questi mesi”. 

Quanto all’Expo, per la Cgil si tratta di “un successo indubbio da molti punti di vista. Sotto il profilo della partecipazione, della capacità che Milano ha avuto nell'accogliere milioni di visitatori e nei riflessi economici sull'intero territorio milanese e nazionale. Una prova superata soprattutto grazie al contributo di tutti i lavoratori che hanno lavorato alla costruzione e alla gestione dell'evento”. 

“Infine, Il giudizio dato su Milano dai tanti stranieri – conclude il comunicato – premia l'immagine della città soprattutto per il suo sistema di trasporto. Sistema al quale non si possono continuare a ridurre risorse come previsto anche in questa legge di stabilità”.