Nuova tappa nella battaglia per il lavoro dei dipendenti della Alstom Power. L'atteggiamento di rigidità espresso dalla General Electric al tavolo delle trattative per la chiusura dello stabilimento di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, la scorsa settimana ha infatti spinto i Fim, Fiom e Uilm a proclamare un nuovo sciopero per oggi, 10 ottobre. 

I sindacati del  gruppo Nuovo Pignone General Electric Oil & Gas parlano infatti di “intransigenza” dal parte della proprietà e hanno proclamato un’ora di sciopero, l'ultima di ogni turno, in tutto il gruppo. 

A rischiare nella riorganizzazione del gruppo, però, non è solo l'impianto di Sesto, dove sono previsti 179 esuberi a causa del passaggio dalla produzione all'attività di “service”. In ballo ci sono anche 50 trasferimenti forzati annunciati dalla multinazionale negli stabilimenti di Lecco, Firenze, Bari, Bologna, Roma e Savigliano (Cuneo).

La vertenza ha già portato a diversi scioperi, ma con la protesta in atto i sindacati esprimono sia “solidarietà di tutto il gruppo ai lavoratori di Sesto San Giovanni”, sia la richiesta di “responsabilità sociale verso General Electric per le prospettive produttive e occupazionali di tutte le realtà italiane”. 

Con la decisione dello sciopero di oggi, secondo Rosario Rappa, coordinatore Fiom per il gruppo General Electric, “prende il via una fase di mobilitazione in tutto il gruppo”. “È utile – ha detto - che General Electric rimuova le rigidità finora espresse e torni al tavolo per individuare una soluzione condivisa che mantenga la produzione e l'occupazione nel sito di Sesto San Giovanni”.