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“Solo investendo si possono dare risposte ai cittadini e le risorse finora desinate alla sicurezza sono quanto di più insufficiente si meriti il nostro paese. Va pertanto cambiata la logica attraverso veri investimenti evitando spot e demagogia”. A dirlo è il segretario del Silp Cgil, Daniele Tissone, tornando sulle dichiarazioni di Angelino Alfano dopo l'attacco a Parigi.
Le indicazioni date dal ministro dell'Interno vanno nella direzione di implementare i controlli, in particolare alla frontiera con la Francia, per evitare transiti che possono danneggiare le delicate indagini in corso. “Sono d'obbligo e vanno nell'unica direzione possibile tesa al contrasto di azioni criminali di stampo terroristico”, osserva Tissone.
A Roma il rapporto tra forze di polizia e cittadini è sceso a un poliziotto ogni mille abitanti
Nonostante ciò, “la lotta al terrorismo dopo quanto accaduto in Francia assume connotati sempre più allarmanti e deve impegnare il governo attraverso l'unica strada possibile, ovvero implementare i presìdi in antitesi alla loro soppressione; aumentare gli organici in controtendenza con la riduzione del turnover: investire sulla formazione e sull'intelligence di qualità, unico antidoto alla preoccupante minaccia consumatasi oltralpe che fa di ogni luogo un obiettivo sensibile”.
A questo proposito, osserva il sindacalista, “il sempre più diminuito rapporto forze polizia/cittadini oggi nella capitale del Giubileo è sceso a un poliziotto ogni mille cittadini. Al Casilino è addirittura 1 su 2.561 residenti, a Ostia di uno su duemila. Tutto ciò pare non preoccupare il governo che, con l'annuncio d'immissione di militari, spera di risolvere un problema che è invece di intelligence di presìdi”.